Movimenti societari importanti si vedono nel campo della produzione di energia pulita proveniente da fonti alternative, come gli scarti delle lavorazioni agricole e i rifiuti umidi urbani, detti FORSU. Come riportato da porto ravenna, la società Rosetti Marino Spa ha acquisito il 60% di Green Methane.Rosetti Marino S.p.A. ha acquistato il 60% di Green Methane s.r.l., società leader in Italia nella progettazione, realizzazione e messa in marcia di impianti per la trasformazione di Biogas in Biometano. L’accordo per il subentro nel controllo di Green Methane da parte della Rosetti Marino è stato raggiunto tra l’Amministratore Delegato della società ravennate Ing. Oscar Guerra da un lato e dal Dott. Ferruccio Marchi e dall’Ing. Luigi Tomasi dall’altro, rispettivamente Presidenti delle società fondatrici cedenti Marchi Energia s.r.l. e Giammarco-Vetrocoke Engineering s.r.l.. Le società cedenti mantengono comunque importanti quote nella nuova compagine societaria capitanata da Rosetti Marino, che col suo Gruppo metterà a disposizione di Green Methane le notevoli capacità ed esperienze tecniche, gestionali ed organizzative di cui dispone. Gli scarti di lavorazioni agricole e la frazione organica di rifiuti solidi urbani (FORSU) sono le materie prime da cui si genera il Biogas, che ha quindi origine non fossile ed è costituito prevalentemente da Metano e Anidride Carbonica (CO2). Gli impianti di Green Methane purificano il Biogas dalla CO2 e producono un Metano Verde con caratteristiche idonee, sia per l’immissione nella rete distributiva del gas che arriva alle nostre case, sia per autotrazione. La tecnologia di Green Methane è stata selezionata dal Gruppo ravennate perché produce Biometano con un elevatissimo livello di purezza e perché i suoi impianti – che sono caratterizzati da alta efficienza e ridotti costi di esercizio – risultano perfettamente compatibili con quelli di liquefazione del Metano e di generazione di Idrogeno da Metano, già sviluppati da Rosetti Marino tramite la sua controllata Fores Engineering s.r.l. Inoltre, la CO2 separata dal Biogas è disponibile ad elevata purezza ed idonea per successivi utilizzi o destinazioni (CCU o CCS) senza ulteriori trattamenti. L’obiettivo dichiarato di Rosetti Marino è quindi quello di proporsi al mercato come contrattista integrato sull’intera linea di trattamento del Biogas, garantendo, in base alle esigenze della clientela, impianti per la produzione di Metano Verde, anche liquefatto, e Idrogeno Verde. Inoltre, per il Gruppo ravennate la tecnologia Green Methane rappresenta anche l’accesso diretto alle tecnologie per la cattura della CO2, essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione dettati dal Green Deal europeo e dalla Conferenza COP 21 di Parigi. L’operazione Green Methane si innesta dunque in un progetto imprenditoriale di ampio respiro, che mira a consolidare la posizione di Rosetti Marino quale protagonista nel mercato dell’impiantistica per l’Energia, sia nel presente contesto di transizione energetica e sia in un futuro caratterizzato prevalentemente dall’impiego delle fonti rinnovabili e dall’economia circolare.
SCOPRI DI PIU'Parlare oggi di energie rinnovabili sfondiamo solo porte aperte, in quanto la transizione energetica verso una produzione più green dell’elettricità è ormai nei programmi dei governi, delle aziende e anche dei cittadini.Abbiamo conosciuto però anche i minus che il sistema di gestione della distribuzione dell’energia prodotta con le fonti rinnovabili portava con sé. Mi riferisco in particolar modo all’accumulo del surplus energetico, da impiegare nei momenti in cui gli impianti solari ed eolici non hanno una performance elevata a causa delle condizioni metereologiche o nelle ore notturne. Il collo di bottiglia della conversione energetica su larga scala stava proprio nel poter disporre di corrente in modo continuativo e senza interruzioni, anche quando la produzione era bassa rispetto alla domanda. Ci ha pensato una start up, la Magaldi Green Energy, che ha proposto una batteria, per l’accumulo dell’energia in surplus, attraverso un brevetto per una batteria a “sabbia”. Il sistema brevettato, si basa su una tecnologia di accumulo realizzato attraverso un letto di sabbia fluidizzato, che viene alimentato, a sua volta, da energie rinnovabili. La batteria a sabbia può essere caricata con energia elettrica o termica, in modo che vengano immagazzinate per un tempo variabile dalle 4 ore ad alcune settimane, senza registrare una perdita importante, per essere restituite alla rete quando ce ne fosse bisogno, soprattutto quando il sole e il vento non ne producono in modo efficiente attraverso gli impianti dedicati. I vantaggi della fluidizzazione della sabbia sono molto evidenti, secondo Letizia Magaldi, vicepresidente dell’azienda e riguardano le grandi capacità di accumulo termico, l’efficienza termica elevata, con la possibilità di migliorare la disponibilità in rete di energia e la riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera.
SCOPRI DI PIU'Le giornate per il manager possono prevedere trabocchetti e pericoli che bisogna saper superareLa vita del manager in azienda non è quasi mai fatta di rose e fiori, se non altro per le aspettative che il proprietario o il consiglio di amministrazione ripongono su di lui. Aspettative che devono essere ripagate in termini di produttività, marginalità, posizionamento aziendale sul mercato e immagine. I ruoli chiave sono certo ambiti, ma bisogna avere una buona dose di resilienza, spirito di iniziativa, adattamento allo stress e capacità di farsi aiutare dalla propria squadra, per raggiungere i traguardi aziendali nel tempo. Innanzitutto è bene considerare che non esistono, generalmente, settori meno complicati di altri, in un mercato libero e competitivo, e non esistono ruoli manageriali più semplici di altri, altrimenti non esisterebbe l’esigenza del manager stesso. Che tu appartenga al commerciale, al marketing, agli acquisti, alla produzione, alla gestione del personale, all’amministrazione o alla logistica, un’azienda di una certa dimensione ha bisogno di essere competitiva e vincente in ogni settore interno, per poter fare la differenza sul mercato nella sua interezza. Il confronto tra i managers delle attività apicali dell’azienda, può essere una giusta chiave per avere un’idea del contributo del proprio lavoro, ma serve anche per capire dove l’azienda è vincente o carente. Le esperienze del gruppo, anche se non strettamente collegate alle proprie o al proprio ambito lavorativo, sono utili per avere la giusta visione delle necessità generali e dei problemi che si verificano giornalmente. La condivisione delle problematiche generali può essere utile per poter fornire consigli ai colleghi, vedendo i problemi o le strategie sotto un altro punto di vista. Ogni manager, per la propria estrazione professionale, ha dovuto affrontare, da solo, decisioni nuove o inserire cambiamenti di strategie, probabilmente mai provate prima, di cui non si conoscono gli effetti, se non dopo un po' di tempo. Analizzare problemi di altri settori è anche una buona scuola per misurarsi con una futura gestione aziendale, in cui non è necessario eccellere in ogni ambito, ma è fondamentale avere la mente aperta, per poter analizzare e capire il flusso di lavoro dando il proprio contributo strategico. Non esiste un’infallibilità data dall’esperienza acquisita, e non esiste un processo esattamente uguale all’altro, quindi, sarà sempre necessario adattarsi alle vicende in corso e ragionare sulle migliori risposte. Questo libro è una sorta di esercizio, che ogni manager può fare, in cui vengono riportate problematiche che si possono verificare in ogni azienda, scelte da prendere in base alle evoluzioni delle situazioni interne ed esterne. Ogni argomento trattato ha una risposta proposta, un punto di vista e una risoluzione, che potrà coincidere con la vostra idea o potrebbe essere agli antipodi, con soluzioni che magari potrebbero essere del tutto differenti a quanto avreste voi in mente. Un buon esercizio per confrontarsi con se stessi e con le problematiche aziendali affrontate, prendendosi il tempo necessario per riflettere e cercare le soluzioni professionalmente più consone ad ognuno. Acquista l'e-Book
SCOPRI DI PIU'Dall'imballaggio ai campi, esplorando le vie della contaminazione e le strategie per un futuro agricolo privo di sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFSA) La ricerca svolta dalla Rete di Azione Europea sui Pesticidi (PAN Europe) rivela un inquietante aumento della contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS), comunemente note come "sostanze chimiche per sempre", negli ortofrutticoli consumati nell'Unione Europea. Questi composti chimici, caratterizzati dalla loro incredibile resistenza alla degradazione ambientale e dai loro potenziali rischi per la salute umana, sono stati segnalati per la loro presenza sempre più frequente nei raccolti a seguito dell'utilizzo nei pesticidi, nonostante la Commissione Europea abbia rinunciato ai piani di proibirli l'anno scorso. L'uso in Agricoltura dei PFAS L'uso dei composti per- e polifluoroalchilici (PFAS) in agricoltura, sebbene non sia l'applicazione più nota o diffusa di queste sostanze chimiche, può verificarsi in varie forme, spesso legate indirettamente attraverso l'utilizzo di prodotti industriali che contengono PFAS o la contaminazione ambientale piuttosto che un impiego diretto sui raccolti. Questi composti sono utilizzati in numerosi settori per le loro proprietà uniche, tra cui la resistenza al calore, la capacità di respingere olio e acqua, e la stabilità chimica. Vediamo alcuni modi in cui i PFAS possono trovarsi coinvolti in contesti agricoli: Imballaggi Alimentari: I PFAS sono spesso utilizzati negli imballaggi alimentari per le loro proprietà antiaderenti e resistenti all'acqua e agli oli. Questi imballaggi possono essere utilizzati per trasportare e conservare prodotti agricoli, aumentando il rischio di contaminazione indiretta dei prodotti alimentari. Prodotti per il Trattamento del Suolo e dei Raccolti: Alcuni prodotti utilizzati per migliorare la resistenza dei raccolti agli elementi o per il trattamento dei suoli potrebbero contenere PFAS. Queste applicazioni sono generalmente più rare e sottoposte a regolamentazione in molte giurisdizioni. Acqua Contaminata: L'uso di acqua contaminata da PFAS per l'irrigazione è una delle vie principali attraverso cui questi composti possono entrare nel sistema agricolo. I PFAS, a causa della loro resistenza alla degradazione, possono accumularsi nell'ambiente, comprese le fonti d'acqua utilizzate in agricoltura. Biosolidi come Fertilizzanti: I biosolidi, che sono sottoprodotti trattati di acque reflue, possono essere utilizzati come fertilizzanti in agricoltura. Se le acque reflue contengono PFAS, questi composti possono accumularsi nei biosolidi e, quando applicati ai campi, possono contaminare il suolo e, di conseguenza, i prodotti agricoli. L'uso specifico dei PFAS in agricoltura è limitato, ma la loro presenza diffusa nell'ambiente e in vari prodotti può portare a contaminazioni indirette. La consapevolezza crescente dei rischi per la salute e l'ambiente associati ai PFAS, ha portato a un esame più attento e a richieste di regolamentazione e limitazione del loro utilizzo. Ridurre l'esposizione ai PFAS in agricoltura e in altri settori richiede un approccio olistico che includa il monitoraggio e la pulizia delle fonti di contaminazione, lo sviluppo di alternative più sicure e la regolamentazione dell'uso di questi composti chimici persistenti. Crescita della presenza dei PFAS in agricoltura L'analisi temporale del decennio 2011-2021 mostra che la presenza di residui di PFAS nei prodotti agricoli è drasticamente aumentata, evidenziando una crescita del 220% nella frutta e del 274% nella verdura contaminata. L'uso di queste sostanze in applicazioni industriali diverse, come i rivestimenti antiaderenti, i materiali resistenti al calore e impermeabili, oltre agli imballaggi alimentari, contribuisce significativamente alla loro diffusione nell'ambiente e, di conseguenza, nella catena alimentare. Il fenomeno è tanto più preoccupante se si considera che nel 2021 il 20% della frutta prodotta nell'UE era contaminata da residui di almeno un PFAS. L'allarme è stato ulteriormente rafforzato dall'appello di quattro Stati membri dell'UE e della Norvegia, all'Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA) per una nuova valutazione del rischio associato a questi composti all'inizio del 2023. Nonostante l'introduzione di una "strategia chimica per la sostenibilità" da parte della Commissione Europea nel 2020, volta a eliminare progressivamente i PFAS a meno che non risultino essenziali per la società, non sono stati ancora presi provvedimenti concreti per limitarne l'uso. Ciò mette in luce le lacune nelle attuali valutazioni dei rischi dei pesticidi e la necessità di un'azione più decisa per proteggere la salute pubblica e l'ambiente. La persistenza e le proprietà tossiche dei PFAS avrebbero dovuto accelerare il loro divieto, secondo Angeliki Lysimachou, capo scienziato del PAN Europe. I dati più allarmanti provengono da Austria e Grecia, dove si registrano i maggiori incrementi di contaminazione da PFAS. Le sostanze più frequentemente rilevate includono il fungicida fluopyram, l'insetticida flonicamid e il fungicida trifloxystrobin. La distinzione tra frutta e verdura mostra che, benché una minor percentuale di verdure (12%) risulti contaminata rispetto alla frutta (20%), alcune verdure presentano tassi di contaminazione comparabili a quelli dei frutti più colpiti. In particolare, cicoria, cetrioli e peperoni mostrano alti livelli di residui PFAS, così come fragole, pesche e albicocche tra i frutti. Soluzioni per ridurre l'impatto ambientale e sanitario dei PFSA Per affrontare il problema dei PFAS e ridurne l'impatto ambientale e sanitario, è necessaria un'azione coordinata che includa: Rafforzamento della legislazione: Imporre restrizioni più severe sull'uso dei PFAS nei prodotti industriali e agricoli, promuovendo alternative più sicure. Valutazione del rischio più approfondita: Migliorare le metodologie di valutazione per considerare l'effetto cumulativo e a lungo termine dei PFAS sulla salute umana e sull'ambiente. Sviluppo di tecnologie di depurazione: Investire nella ricerca di metodi efficaci per rimuovere i PFAS dall'acqua e dal suolo, limitando così l'esposizione attraverso il consumo di alimenti e acqua potabile. Promozione dell'agricoltura biologica: Incoraggiare pratiche agricole che non fanno affidamento su sostanze chimiche pericolose, offrendo ai consumatori alternative più salutari. Per difendersi dai Perfluoroalchilici e Polifluoroalchilici (PFAS), è fondamentale adottare un approccio multidimensionale che coinvolga sia la prevenzione della contaminazione sia il trattamento degli inquinanti già presenti nell'ambiente e negli organismi viventi. Inoltre, una comprensione dettagliata degli effetti dei PFAS sulla salute umana e animale è cruciale per sviluppare strategie di mitigazione efficaci. Effetti sui PFAS sull'Uomo e sugli Animali I PFAS sono stati associati a una serie di effetti negativi sulla salute umana e animale. Questi effetti sono dovuti alla loro capacità di resistere alla degradazione ambientale e biologica, accumulandosi negli organismi viventi. Effetti sulla Salute Umana Disfunzioni del Sistema Immunitario: L'esposizione ai PFAS può ridurre la risposta immunitaria, rendendo gli individui più suscettibili alle infezioni. Effetti sulla Riproduzione: Alcuni studi hanno collegato l'esposizione ai PFAS a ridotti tassi di fertilità, ritardi nello sviluppo prenatale e alterazioni ormonali. Impatto sul Metabolismo: Esiste una correlazione tra i PFAS e l'aumento del colesterolo, modificazioni nel metabolismo dei lipidi e potenziale sviluppo di obesità e diabete di tipo 2. Cancro: L'acido perfluoroottanoico (PFOA), un tipo di PFAS, è stato classificato come possibile cancerogeno per l'uomo, con studi che suggeriscono un legame con alcuni tipi di cancro, come il tumore ai reni e ai testicoli. Effetti sugli Animali Tossicità Acuta e Cronica: Gli animali esposti ai PFAS possono soffrire di effetti tossici acuti e di accumulo a lungo termine che porta a disfunzioni di organi vitali. Alterazioni del Comportamento e della Riproduzione: L'esposizione ai PFAS può influenzare negativamente la riproduzione degli animali e causare cambiamenti nel comportamento, potenzialmente compromettendo la sopravvivenza delle specie. Impatti sugli Ecosistemi Acquatici: Gli animali acquatici, come pesci e molluschi, sono particolarmente vulnerabili agli effetti dei PFAS, che possono alterare la catena alimentare e l'equilibrio degli ecosistemi. La lotta contro i PFAS richiede un'azione coordinata a livello globale, incentrata su prevenzione, innovazione e mitigazione. La riduzione dell'esposizione umana e animale ai PFAS e la ricerca di alternative più sicure sono passaggi cruciali per proteggere la salute pubblica e l'integrità degli ecosistemi.
SCOPRI DI PIU'Il prezzo dell’rPET Europeo ha raggiunto il suo massimo storico Il concatenarsi di molti fattori, considerando che gli impianti produttivi sia di scaglia in rPET che di granulo per il contatto alimentare, stanno lavorando a pieno regime, ormai vicini al 100% della loro capacità produttiva, hanno spinto alcuni clienti a tornare temporaneamente agli approvvigionamenti di materia prima vergine. Inoltre, il delta di prezzo tra il macinato trasparente di polietilene tereftalato riciclato, rispetto al PET vergine in Europa, ha raggiunto un livello record, poiché i prezzi dei materiali hanno continuato a seguire percorsi divergenti, secondo i dati di S&P Global Platts. Il delta tra l’ rPET clear flakes rispetto al PET vergine è stato calcolato a Euro 210/Ton il 30 giugno, il livello più ampio da quando è stata lanciato il monitoraggio dell’ PET clear flakes nel febbraio 2008. Il precedente massimo storico era stato di Euro 160/Ton il 15 maggio 2020. Mentre I prezzi del PET vergine in Europa diminuiscono, fino a toccare i 1.190 Euro/Ton, in calo di 35 Euro/Ton settimana su settimana, realizzando il livello più basso da 16 settimane, con la conseguenza di fare aumentare le scorte di polimero vergine, la richiesta e di conseguenza i prezzi dell’rPET aumentano. Sembrerebbe che la crescente domanda di rPET macinato e di granulo per contatto alimentare si mantenga, anche per l’inizio di questa estate, ben al disopra delle reali capacità produttive. I produttori di rPET riciclato si aspettano un aumento della diponibilità di bottiglie da riciclare solo a partire da Ottobre 2021, con la conseguenza di non poter soddisfare l’enorme richiesta di materiale riciclato. I prezzi delle balle di bottiglie in PET post-consumo hanno raggiunto 750 Euro/Ton FD NWE, un massimo storico, sulla scia di questi problemi legati all’offerta del prodotto. Categoria: notizie - plastica - economia circolare - riciclo - rifiuti - PET
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