Abbiamo già avuto modo di parlare degli atteggiamenti consumistici dei giorni nostri in molti settori merceologici, ma la moda, forse, incarna a pieno questi comportamenti discutibiliLa moda sta passando da un consumo veloce ad uno ultra veloce, con la conseguenza di comprare, vestire e buttare tutto in un lasso di tempo esiguo. Questo atteggiamento è facilitato dalla riduzione di costi dei vestiti che si è compiuto attraverso la globalizzazione delle produzioni, incentrate prevalentemente in paesi poveri o poverissimi e dall’uso di fibre sintetiche sempre più a buon mercato. Inoltre, le catene distributive internazionali, hanno creato un business basato meno sul profitto del singolo capo e più sulla quantità di vendite elevate in alta rotazione. La corsa a comprimere i prezzi finali dei capi si è riverberato su tutta la filiera, creando marginalità sempre più piccole per la logistica e naturalmente la produzione. Se le vendite diminuiscono si perde la sostenibilità finanziaria di un indotto enorme, che metterebbe in crisi il sistema. Per questo, si produce sempre di più, si consumano sempre più materie prime e si creano sempre più rifiuti. Questa spirale sembra un vantaggio per l’acquirente finale che trova un capo di abbigliamento a buon mercato, ma è assolutamente deleterio per l’ambiente e per chi ci lavora. Se guardiamo il problema dal punto di vista ambientale, possiamo dire che una rotazione così alta dei capi di abbigliamento, la cui maggior parte giacciono inusati nei nostri armadi, comporta: • un utilizzo elevatissimo di materie prime sintetiche, plastica principalmente, che hanno un impatto ambientale molto negativo sia nella produzione che nello smaltimento. • una dispersione di nanoplastiche nell’ambiente durante i lavaggi, materiali che finiscono attraverso gli scarichi, nei fiumi e nei mari ed entrano nella catena alimentare. Questo vuol dire che ci rimangiamo, a piccole dosi i vestiti che continuiamo a comprare. • una quantità sempre maggiore di rifiuti tessili, che possono essere anche pericolosi per l’ambiente per via delle tinte di cui sono impregnati e per la bassa o nulla biocompatibilità. • una problematica crescente per lo smaltimento dei di rifiuti tessili nel mondo a causa della scarsa propensione alla circolarità della filiera, quindi al riciclo. Se poi guardiamo il problema dal punto di vista sociale, la lotta all’economia di scala imperante nel settore ha imposto marginalità sempre più piccole per i lavoratori della filiera. Di questi problemi ci ricordiamo solo quando succedono delle tragedie, come gli incendi nelle ditte di confezionamento dei capi, o nelle aziende di tintura, o nelle fabbriche di scarpe, tutti posizionate in paesi del terzo mondo. Un atteggiamento oppressivo e di sfruttamento dei lavoratori si manifesta in vari modi: • distribuzione del lavoro di rifinitura dei capi in paesi dove la manodopera costa pochissimo e la produzione oraria è elevata • sfruttamento del lavoro minorile per ridurre ulteriormente i costi a disprezzo delle norme internazionali del lavoro e dell’abbandono scolastico • potere contrattuale tra fornitore e cliente assolutamente sbilanciato verso quest’ultimo attraverso il quale non esiste dignità lavorativa • disprezzo per le problematiche ambientali che si possono manifestare nei paesi di produzione dei capi. Come abbiamo sempre detto il potere reale per cambiare le cose lo ha sempre in mano il consumatore finale, che può modificare il corso delle cose facendo acquisti più sostenibili e cambiano le sue abitudini nel campo dell’abbigliamento. Ognuno di noi può responsabilizzarsi nei confronti delle problematiche urgenti che assillano il nostro pianeta e verso chi sta lavorando nel settore della produzione della moda, cercando di fare qualche cosa per contribuire al suo miglioramento e forse, un giorno alla sua risoluzione. Che cosa possiamo fare? • uscire dalla logica della moda ultra veloce, facendo durare di più i capi che abbiamo già, limitando nuovi acquisti, che per la maggior parte potrebbero essere superflui e acquistare solo le cose necessarie. • Non diventare succubi del marketing delle aziende della moda (ma in generale di qualsiasi altro settore) che spinge a sempre nuovi acquisti, manipolando la nostra mente, creando necessità che probabilmente non ci sono, facendo leva sulle debolezze psicologiche della popolazione, come la crescita dell’autostima facendo shopping. • contribuire a far crescere la moda lenta, fatta di capi che non invecchiano ai nostri occhi, porre attenzione alla loro conservazione, imparare nuovamente a fare piccole riparazioni di sartoria per non perdere quella manualità che c’era un tempo nelle famiglie. • partecipare ai nuovi movimenti che permettono lo scambio di vestiti ed accessori o facendo acquisti di capi usati con lo scopo di risparmiare soldi, risorse ambientali e partecipando alla riduzione die rifiuti. • Rifiutare la globalizzazione degli stili e promuovere lo scambio di culture produttive diverse, in modo da ricostruire le filiere multilateralmente a discapito della produzione di pochi marchi internazionali. Ricordati che ogni acquisto che fai incide più o meno sull’inquinamento del pianeta.Categoria: notizie - tessuti - economia circolare - riciclo - rifiuti - moda Foto: WP.F
SCOPRI DI PIU'Guida Completa ai Benefici Ambientali e Operativi degli Inchiostri Sostenibili La crescente consapevolezza ambientale e le normative sempre più stringenti hanno spinto l'industria della stampa serigrafica verso l'adozione di inchiostri più sostenibili. Gli inchiostri serigrafici ecologici rappresentano una risposta innovativa e responsabile a questa esigenza, coniugando performance di stampa di alto livello con un impatto ambientale ridotto. In questo articolo, esploreremo la natura, la produzione e i vantaggi degli inchiostri serigrafici ecologici rispetto alle alternative tradizionali. Definizione e Tipologie degli Inchiostri Serigrafici Ecologici Gli inchiostri serigrafici ecologici sono formulazioni speciali progettate per ridurre al minimo l'impatto ambientale associato alla produzione, all'uso e allo smaltimento degli inchiostri utilizzati nell'industria della stampa serigrafica. Questa categoria di inchiostri si distingue per l'uso di componenti meno nocivi, sostenibili e, ove possibile, derivati da fonti rinnovabili. La definizione di "ecologico" abbraccia una gamma di attributi, inclusa la riduzione dell'uso di sostanze tossiche, la diminuzione delle emissioni di composti organici volatili (COV) e l'impiego di materiali biodegradabili o riciclabili. Tipologie di Inchiostri Serigrafici Ecologici La diversificazione degli inchiostri serigrafici ecologici permette loro di rispondere a esigenze specifiche di sostenibilità e applicazione, comprendendo principalmente: Inchiostri a Base d'Acqua Questi inchiostri utilizzano l'acqua come solvente principale, sostituendo in larga misura i solventi a base di petrolio. Sono meno volatili e tossici rispetto ai loro omologhi solventi. Sono particolarmente adatti per la stampa su tessuti, carta e cartone, dove l'assorbimento del materiale compensa la minore velocità di asciugatura rispetto agli inchiostri a solvente.Inchiostri UV Gli inchiostri UV induriscono o polimerizzano quando esposti a luce ultravioletta. Questo processo trasforma l'inchiostro da liquido a solido senza l'evaporazione di solventi, eliminando quasi completamente le emissioni di COV. Questi inchiostri trovano impiego in una vasta gamma di supporti, inclusi plastica, metallo, vetro e legno, grazie alla loro eccellente adesione e durabilità.Inchiostri a Base di Soia e Vegetali Composti principalmente da oli vegetali (come l'olio di soia), questi inchiostri sostituiscono gli oli minerali e i solventi derivati dal petrolio. Offrono una stampa di alta qualità con una minore dipendenza dalle risorse fossili. Sono ideali per la stampa su carta e cartone, offrendo una buona definizione di stampa e contribuendo a facilitare il riciclo del materiale stampato.Vantaggi Comuni Nonostante le differenze, tutte queste tipologie condividono vantaggi chiave che le rendono preferibili in un contesto ecologico: Minore Impatto Ambientale: Riducono le emissioni nocive e l'utilizzo di risorse non rinnovabili. Sicurezza e Salute sul Lavoro: Diminuiscono l'esposizione a sostanze pericolose per gli operatori. Compatibilità con Normative Ambientali: Aiutano le aziende a rispettare standard e regolamenti ambientali sempre più rigorosi. La scelta tra queste tipologie dipende dalle specifiche esigenze di applicazione, dalla sostenibilità desiderata e dalle caratteristiche del materiale da stampare. L'evoluzione continua della tecnologia degli inchiostri serigrafici ecologici promette ulteriori miglioramenti in termini di prestazioni e impatto ambientale, spingendo l'industria verso pratiche più sostenibili. Dove e come si usano gli inchiostri serigrafici Gli inchiostri serigrafici trovano applicazione in una vasta gamma di settori e su diversi tipi di materiali, grazie alla loro versatilità e alla capacità di offrire stampe di alta qualità su superfici diverse. Di seguito, vengono esplorate alcune delle principali aree di applicazione degli inchiostri serigrafici: Tessile La serigrafia è una tecnica ampiamente utilizzata nel settore tessile per la decorazione di capi di abbigliamento, tessuti per arredamento e accessori. Gli inchiostri serigrafici a base d'acqua, in particolare, sono molto popolari per la stampa su tessuti, poiché sono meno nocivi per l'ambiente e per chi indossa i capi stampati. Carta e Cartone Gli inchiostri serigrafici vengono utilizzati per la stampa su carta e cartone in una varietà di applicazioni, inclusi imballaggi, poster, cartoline, e materiale promozionale. La serigrafia consente di ottenere effetti particolari, come finiture lucide, metallizzate o con texture, che aggiungono valore agli oggetti stampati. Elettronica Nel settore elettronico, gli inchiostri serigrafici sono impiegati per la stampa di circuiti stampati, tastiere a membrana, display e componenti elettronici vari. In questo ambito, sono spesso utilizzati inchiostri conduttivi e inchiostri UV per le loro proprietà specifiche, come la conducibilità elettrica o la resistenza a solventi e abrasioni. Vetro e Ceramica La serigrafia è utilizzata anche nella decorazione di vetro e ceramica, per esempio in bottiglie, bicchieri, piastrelle e stoviglie. Gli inchiostri utilizzati in queste applicazioni devono resistere ad alte temperature e a processi di cottura, mantenendo la brillantezza e la fedeltà dei colori. Industria Pubblicitaria e Segnaletica Gli inchiostri serigrafici sono ideali per la produzione di insegne, adesivi, striscioni, e materiale promozionale grazie alla loro durabilità esterna e alla resistenza agli agenti atmosferici. Questa applicazione sfrutta la capacità della serigrafia di stampare su materiali plastici e metallici, oltre che su supporti più tradizionali. Articoli Promozionali Oggetti promozionali come penne, chiavette USB, gadget e articoli da regalo sono spesso decorati utilizzando la serigrafia. La tecnica consente di applicare loghi e messaggi promozionali su superfici di forme e materiali diversi, con elevata precisione e qualità. Processo di Produzione degli Inchiostri Serigrafici Ecologici Il processo di produzione degli inchiostri serigrafici ecologici rappresenta un'espressione di impegno verso la sostenibilità e l'innovazione nell'industria della stampa. Questo processo si distingue per l'enfasi sulla selezione di materie prime meno impattanti sull'ambiente, l'ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre sprechi e consumi energetici, e l'attenzione alla sicurezza e alla salute degli operatori. Vediamo in dettaglio le fasi principali: Selezione delle Materie Prime La prima fase nel processo di produzione degli inchiostri serigrafici ecologici riguarda la selezione accurata delle materie prime. Questa include: Pigmenti Ecocompatibili: Si opta per pigmenti non tossici e preferibilmente di origine naturale o meno impattanti sull'ambiente rispetto ai tradizionali pigmenti sintetici. Leganti Naturali o Biodegradabili: Gli oli vegetali (come l'olio di soia) o altre sostanze naturali vengono utilizzati come leganti al posto di quelli derivati da petrolio. Solventi a Basso Impatto Ambientale: Nei casi in cui è necessario l'utilizzo di solventi, si preferiscono quelli con bassa volatilità e minore tossicità, come l'acqua nei inchiostri a base d'acqua. Formulazione dell'Inchiostro Durante la fase di formulazione, gli ingredienti selezionati vengono miscelati secondo proporzioni precise per ottenere le caratteristiche desiderate dell'inchiostro, come viscosità, colore, e resistenza. Questo processo richiede competenze tecniche specifiche per bilanciare le proprietà ecologiche dell'inchiostro con le necessità di performance nella stampa.Produzione e Controllo Qualità Una volta formulato, l'inchiostro subisce un processo di produzione che può includere passaggi come la molatura per ridurre le dimensioni dei pigmenti e migliorare la finitura, e l'omogeneizzazione per assicurare una distribuzione uniforme dei componenti. Durante tutto il processo produttivo, vengono applicati rigidi controlli di qualità per garantire che l'inchiostro finale rispetti le specifiche tecniche e ambientali. Imballaggio e Distribuzione Gli inchiostri serigrafici ecologici vengono poi imballati in contenitori appositamente scelti per minimizzare l'impatto ambientale, preferendo materiali riciclati o riciclabili. La distribuzione è pianificata in modo da ridurre le emissioni di CO2, ad esempio raggruppando le spedizioni o utilizzando mezzi di trasporto ecocompatibili. Problematiche ed Innovazioni La produzione di inchiostri serigrafici ecologici presenta diverse problematiche, come il mantenimento delle prestazioni di stampa a livelli comparabili con quelli degli inchiostri tradizionali pur rispettando i criteri ecologici. L'innovazione costante nei materiali e nelle tecniche di produzione è fondamentale per superare questi problemi, rendendo gli inchiostri ecologici una scelta sempre più valida per l'industria della stampa. Vantaggi Ambientali e Operativi degli Inchiostri Serigrafici Ecologici Gli inchiostri serigrafici ecologici offrono una serie di vantaggi significativi rispetto ai loro omologhi tradizionali, non solo dal punto di vista ambientale ma anche in termini operativi. Questi benefici riflettono l'importanza crescente della sostenibilità nelle decisioni di produzione e acquisto, senza trascurare l'efficienza e la qualità del processo di stampa. Vantaggi Ambientali Riduzione delle Emissioni Nocive Gli inchiostri ecologici minimizzano o eliminano del tutto l'uso di solventi volatili, responsabili delle emissioni di composti organici volatili (COV) nell'atmosfera. Questo non solo riduce l'inquinamento dell'aria ma contribuisce anche a migliorare la qualità dell'ambiente di lavoro, riducendo l'esposizione dei lavoratori a sostanze potenzialmente nocive. Minor Impatto sulla Salute e Sicurezza La composizione più sicura degli inchiostri serigrafici ecologici riduce il rischio di reazioni allergiche, problemi respiratori e altri problemi di salute legati all'uso di sostanze chimiche aggressive. Ciò significa anche che possono essere necessarie meno misure di protezione individuale e di ventilazione, rendendo l'ambiente di lavoro più sicuro e piacevole. Uso Sostenibile delle Risorse L'impiego di materie prime rinnovabili, come oli vegetali, e di pigmenti meno impattanti sull'ambiente, promuove l'uso sostenibile delle risorse. Inoltre, l'elevata biodegradabilità di molti inchiostri ecologici facilita il processo di smaltimento, riducendo l'impronta ecologica del prodotto finito. Vantaggi Operativi Efficienza nella Pulizia e Manutenzione Gli inchiostri a base d'acqua e UV richiedono procedure di pulizia meno aggressive rispetto agli inchiostri a base solvente. Ciò si traduce in minori tempi di fermo macchina e riduzione dell'uso di sostanze chimiche per la pulizia, con un conseguente abbattimento dei costi operativi e un minor impatto ambientale. Versatilità e Qualità di Stampa Nonostante la loro natura ecologica, gli inchiostri serigrafici ecologici offrono un'eccellente qualità di stampa, con colori vivaci e buona resistenza nel tempo. Sono adatti a una vasta gamma di supporti, inclusi tessuti, carta, plastica e metallo, offrendo così grande versatilità agli operatori del settore. Compatibilità con Normative Ambientali L'utilizzo di inchiostri ecologici facilita il rispetto delle normative ambientali sempre più stringenti, aiutando le aziende a evitare sanzioni e a migliorare la propria immagine presso i consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità. Confronto con Gli Inchiostri Tradizionali La transizione verso l'utilizzo di inchiostri serigrafici ecologici rappresenta una svolta significativa per l'industria della stampa, rispondendo alla crescente esigenza di sostenibilità ambientale. Per comprendere meglio il valore aggiunto degli inchiostri ecologici, è utile esaminare le differenze principali rispetto agli inchiostri serigrafici tradizionali sotto vari aspetti. Composizione Chimica Inchiostri Tradizionali: Tradizionalmente, gli inchiostri serigrafici sono formulati con una base di solventi volatili, pigmenti sintetici, e resine derivati dal petrolio, che possono emettere composti organici volatili (COV) nocivi per l'ambiente e la salute umana. Inchiostri Ecologici: Al contrario, gli inchiostri ecologici sono sviluppati con l'intento di ridurre o eliminare la presenza di tali sostanze nocive. Utilizzano solventi a base d'acqua, oli vegetali, pigmenti naturali o meno tossici, e leganti biodegradabili, risultando in emissioni significativamente ridotte di COV. Impatto Ambientale Inchiostri Tradizionali: L'uso di solventi e componenti a base di petrolio comporta un elevato impatto ambientale, dalla produzione allo smaltimento, includendo rischi di contaminazione dell'aria, dell'acqua e del suolo. Inchiostri Ecologici: Gli inchiostri serigrafici ecologici minimizzano l'impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita. La loro produzione, uso, e smaltimento presentano rischi ambientali molto più bassi, grazie all'utilizzo di materie prime rinnovabili e alla ridotta tossicità. Salute e Sicurezza sul Lavoro Inchiostri Tradizionali: L'esposizione a lungo termine ai solventi e ad altri componenti tossici degli inchiostri tradizionali può avere effetti negativi sulla salute degli operatori, richiedendo l'uso di dispositivi di protezione individuale e sistemi di ventilazione adeguati. Inchiostri Ecologici: La formulazione più sicura degli inchiostri ecologici riduce il rischio di problemi di salute e migliora le condizioni di lavoro, limitando la necessità di misure di protezione e ventilazione specialistiche. Prestazioni e Applicabilità Inchiostri Tradizionali: Gli inchiostri tradizionali sono noti per la loro durata, resistenza alle intemperie, e versatilità su diverse superfici. Queste caratteristiche li hanno resi la scelta prevalente in molte applicazioni industriali e commerciali. Inchiostri Ecologici: Sebbene in passato gli inchiostri ecologici potessero presentare limitazioni in termini di prestazioni rispetto agli inchiostri tradizionali, i recenti sviluppi tecnologici hanno notevolmente migliorato la loro qualità, resistenza e versatilità, rendendoli competitivi in molteplici applicazioni. Costi Inchiostri Tradizionali: Generalmente, gli inchiostri tradizionali hanno un costo inferiore rispetto alle varianti ecologiche, principalmente a causa della diffusa disponibilità e del minor costo delle materie prime a base di petrolio. Inchiostri Ecologici: Gli inchiostri ecologici possono presentare un costo iniziale più elevato, dato il prezzo più alto delle materie prime sostenibili e dei processi produttivi meno inquinanti. Tuttavia, questo costo è spesso compensato dai benefici in termini di salute, sicurezza e conformità ambientale, oltre che da un miglioramento dell'immagine aziendale.
SCOPRI DI PIU'Bioraffinazione e biometano saranno gli archi portanti dell'attività rivolta ad un nuovo modo di muoversi.Eni annuncia la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società dedicata alla mobilità sostenibile. È un'azienda integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, che ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita.Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all'estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Nella società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano, che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela e lo sviluppo di nuovi progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, oggi in corso di valutazione.Sono anche confluiti il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio. Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “Questa nuova società rappresenta la seconda leva strategica, da affiancare a Plenitude, nell’ambito del nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3, le più significative e difficili da eliminare poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali, prodotti e servizi basati su tecnologie innovative e che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità”. Amministratore Delegato di Eni Sustainable Mobility è Stefano Ballista, già Direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni. Eni Sustainable Mobility è direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale.Categoria: notizie - ambiente - energie rinnovabili - bio metanoFonte ENI
SCOPRI DI PIU'Il materasso ci accompagna per anni durante le nostre notti, è un compagno fedele e comodo all’interno della nostra casa.Quando lo abbiamo comprato non ci siamo preoccupati, nel dettaglio, di come fosse fatto, ma ci siamo seduti o sdraiati sopra per decretarne la comodità o meno. Come tutti i prodotti, anche il materasso ha una vita utile e, terminata la propria, si procede alla sostituzione, facendolo passare da nostro compagno di camera a rifiuto. Già, rifiuto. Un rifiuto composto da plastica, stoffa, metalli, schiume, imbottiture varie che ne fanno una grande risorsa di materie prime ma che, ancora oggi, finisce spesso incenerito o in discarica. Nonostante le normative parlino chiaro in termini di riciclo e, nonostante i grandissimi volumi di sostituzione annui dei materassi, che generano circa 5 milioni di pezzi all’anno solo in Italia, la circolarità del prodotto è ancora molto scarsa. Il materasso ha al suo interno materie prime sicuramente recuperabili nella filiera dei tessuti, dell’industria del metallo e in quella della plastica attraverso il recupero del poliuretano e delle schiume. Quindi, tecnicamente, il riciclo quasi completo dei prodotti è possibile, ma quello che manca oggi, in maniera diffusa, è il conferimento del materasso in una filiera dedicata e le attività industriali della separazione dei componenti. Inoltre, l’industria deve progettare e costruire materassi i cui componenti possano, in un futuro, prevedere un riciclo semplice, completo e al minor costo possibile. Nell’ottica del riciclo di questa tipologia di prodotto è da sottolineare l’interessante accordo tra Basf e Neveon che puntano al riciclo chimico del materasso a fine vita. Questo accordo ha lo scopo di migliorare la circolarità dei prodotti, studiando come incrementare la riciclabilità dei singoli componenti. Le schiume che sono all’interno dei materassi diventati ormai rifiuti, sono l’oggetto dello studio per il riciclo chimico del poliuretano che, secondo le intenzioni di Basf, tornerebbero a rigenerare una nuova materia prima per produrre nuove schiume poliuretaniche. Attraverso il processo di riciclo chimico, la materia prima che ne scaturisce è perfettamente equiparabile, dal punto di vista qualitativo, ad una vergine di provenienza petrolchimica, con un enorme vantaggio di riduzione dei rifiuti e di impatto ambientale. Categoria: notizie - pmaterassi - economia circolare - riciclo - rifiuti
SCOPRI DI PIU'L’economia circolare è fatta da prodotti finiti e materie prime, rMIX li raccoglie e li promuove Plastica, metalli, legno, gomma, vetro, carta, tessuti sono tutti materiali che scartiamo durante i nostri consumi e che possono e devono essere riciclati per non sottrarre alla terra nuove risorse naturali. Inoltre il riciclo di questi scarti risolve l’annoso problema della gestione dei rifiuti evitando che, attraverso scelte sconsiderate di poche persone, questi scarti finiscano nell’ambiente. E’ un impegno etico e di responsabilità sociale acquistare prodotti finiti fatti con materiali riciclati o utilizzare materie prime che provengono dal riciclo per produrre i propri prodotti. A volte non è facile riuscire ad identificare articoli che vengono realizzati in modo circolare e, allo stesso tempo, non è semplice, per chi li produce seguendo i canoni del riciclo, essere scelti dal cliente finale. Oggi si può contare su rMIX, la piattaforma specializzata nel mondo del riciclo, che accoglie, gratuitamente o con contratti annuali, le tue offerte o le tue richieste di prodotti finiti fatti in materiali riciclati o di materie prime riciclate o di macchine che servono per la loro produzione o di offerte o ricerche di lavoro nel settore dell’economia circolare o di aziende che offrono servizi e consulenze. Il consumatore finale può trovare i posts delle aziende che producono prodotti finiti fatti in materiali riciclati e i produttori possono trovare le materie prime, le macchine e le collaborazioni che servono per il loro business. Pubblicare un’offerta o una richiesta è semplice e può essere del tutto gratuito, sapendo che ci prenderemo cura delle tue pubblicazioni, traducendole in 4 lingue e mettendole a disposizione degli iscritti (12.000 in 154 paesi al mondo) e a tutti coloro che sono interessati. Inoltre rMIX ha un servizio di promozione gratuito in quanto offre al portale prodotti e servizi meritevoli di nota delle aziende del settore scelte dalla redazione, senza nessun costo, permettendo un avvicinamento tra le aziende e il mercato nel settore del riciclo. Categoria: notizie - plastica - economia circolare - legno - carta - metalli - tessuti - RAEE
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