Gli addetti alle vendite pensano, spesso, che fare il lavoro sul campo, fatto bene, porti tutti i risultati attesi dall’aziendadi Marco ArezioA volte collaborano, a volte si snobbano, a volte si ignorano, a volte si scontrano, a volte non si capiscono e a volte vogliono prendersi tutti i meriti. Per definizione un commerciale è una figura attiva, indipendente, laboriosa e alla ricerca dei meriti per il lavoro che fa, senza considerare che, probabilmente, lavorando in stretto contatto con il marketing potrebbe ottenere di più e con risultati migliori. Argomenti principali trattati nell’articolo: - Il ruolo dell’ufficio marketing a supporto delle vendite - Come il marketing può supportare il commerciale nelle vendite su aree nuove - Come il marketing può migliore il margine di contribuzione sui prodotti e gli utili aziendali - Come il marketing può migliorare la fidelizzazione dei clienti - Come il marketing può migliorare la fiducia nel marchio aziendale - Come il marketing può aiutare l’azienda nelle vendite online - Quanto una regolare azione di comunicazione aziendale può migliorare le vendite e il brand Il ruolo dell’ufficio marketing a supporto delle vendite Il marketing, può svolgere un ruolo fondamentale nel supportare le azioni di vendita dei commerciali attraverso una serie di attività e strategie. Queste, di competenza dell’ufficio marketing, possono contribuire al successo delle vendite: Ricerca di mercato L'ufficio marketing può condurre ricerche di mercato per identificare opportunità di vendita, individuare segmenti di clientela potenziali e analizzare la concorrenza. Queste informazioni possono aiutare i commerciali a concentrare i loro sforzi su prodotti, servizi e mercati chiave. Creazione di materiali di vendita Può sviluppare materiali di vendita di alta qualità, come presentazioni, brochure, schede tecniche e case study. Questi strumenti forniscono ai commerciali le risorse necessarie per comunicare efficacemente i benefici e le caratteristiche dei prodotti o servizi offerti. Definizione dei messaggi di marketing Lavorando a stretto contatto con i commerciali, può definire i messaggi di marketing che saranno utilizzati nelle attività di vendita. Questo assicura coerenza nella comunicazione e aiuta i commerciali a trasmettere in modo efficace il valore delle offerte ai potenziali clienti. Generazione di lead L'ufficio marketing può implementare strategie per generare lead qualificati attraverso attività di lead generation, come campagne pubblicitarie, marketing sui social media, webinar o eventi di networking. Fornendo ai commerciali un flusso costante di lead qualificati, l'ufficio marketing aiuta ad alimentare il processo di vendita. Supporto nella gestione del ciclo di vendita Inoltre, più praticamente, può fornire supporto durante il ciclo di vendita, offrendo risorse e materiali aggiornati per le diverse fasi del processo di vendita. Ciò include la creazione di proposte personalizzate, la fornitura di testimonianze o recensioni dei clienti, e l'offerta di supporto nella risposta alle obiezioni o alle domande frequenti dei potenziali clienti. Analisi dei dati e del feedback L'ufficio marketing può raccogliere e analizzare i dati di vendita, insieme ai feedback dei clienti, per identificare opportunità di miglioramento e adattare le strategie di marketing e vendita di conseguenza. Questo aiuta a ottimizzare le attività di vendita e ad aumentare l'efficacia complessiva del team. Formazione e supporto continuo Infine, può fornire formazione e supporto continuo ai commerciali per tenerli aggiornati sulle ultime strategie di marketing e vendita. Ciò può includere workshop, sessioni di formazione o la condivisione di risorse informative che possono aiutare i commerciali a migliorare le loro competenze e prestazioni. Come il marketing può supportare il commerciale nelle vendite su aree nuove Quando il commerciale si trova ad affrontare nuove aree di vendita, il marketing può svolgere un ruolo chiave nel supportarlo nel raggiungere i suoi obiettivi. Sono molte le attività che l’ufficio può svolgere a favore dei commerciali, vediamone alcune: Ricerca di mercato L'ufficio marketing può condurre una ricerca di mercato approfondita sull'area di vendita nuova, compresa l'analisi del mercato di riferimento, la concorrenza e le esigenze dei potenziali clienti. Queste informazioni possono aiutare il commerciale a comprendere meglio il contesto in cui opera e ad adattare la sua strategia di vendita di conseguenza. Segmentazione della clientela I colleghi del marketing possono contribuire a identificare e segmentare la clientela potenziale nell'area di vendita nuova. Questo permette al commerciale di focalizzare i propri sforzi sui segmenti di clientela più promettenti e di personalizzare le proprie attività di vendita, in base alle esigenze specifiche di ciascun segmento. Creazione di materiale di marketing localizzato Può sviluppare materiali di marketing specifici per l'area di vendita nuova, come brochure, presentazioni e annunci pubblicitari, che tengano conto delle peculiarità e delle preferenze dei potenziali clienti locali. Questo aiuta il commerciale a presentare i prodotti o servizi in modo più efficace e a creare un'immagine coerente dell'azienda sul nuovo mercato. Generazione di lead locali L'ufficio marketing può implementare strategie di generazione di lead mirate all'area di vendita nuova. Ciò può includere la promozione tramite canali locali, la partecipazione a fiere commerciali o eventi locali, la sponsorizzazione di iniziative locali o l'utilizzo di strategie di marketing online geolocalizzato. Generando lead locali qualificati, il marketing può fornire al commerciale una base di potenziali clienti con cui iniziare a lavorare. Supporto nella pianificazione delle attività di vendita Il marketing può collaborare con il commerciale nella pianificazione delle attività di vendita in un'area nuova. Ciò include la definizione degli obiettivi di vendita, l'identificazione delle strategie e delle tattiche da adottare, nonché la stesura di piani di azione dettagliati. Può inoltre fornire indicazioni sulle migliori pratiche di marketing e sulla comunicazione per aiutare il commerciale a raggiungere i suoi obiettivi. Formazione sulle caratteristiche e i vantaggi dei prodotti/servizi Può fornire al commerciale una formazione completa sulle caratteristiche e i vantaggi dei prodotti o servizi offerti dall'azienda. Questo aiuta il commerciale a comprendere appieno ciò che vende e a comunicarlo in modo convincente ai potenziali clienti. Monitoraggio e analisi delle performance Il marketing può supportare il commerciale nella misurazione e nell'analisi delle performance di vendita nell'area nuova. Attraverso l'uso di metriche adeguate e strumenti di analisi, può fornire informazioni preziose sulle prestazioni delle sue attività di vendita e sulla loro efficacia nel raggiungere gli obiettivi stabiliti. Questo permette al commerciale di apportare eventuali correzioni di rotta e di migliorare continuamente le sue prestazioni. Come il marketing può migliore il margine di contribuzione sui prodotti e gli utili aziendali Le attività di marketing possono svolgere un ruolo cruciale nel migliorare il margine di contribuzione sui prodotti e gli utili aziendali, implementando strategie mirate. Ecco alcuni suggerimenti su come queste attività possono contribuire a migliorare il margine di contribuzione e gli utili: Segmentazione di mercato e targeting Il marketing può identificare segmenti di mercato redditizi e focalizzarsi su di essi. Concentrarsi su segmenti di clientela più redditizi consente di indirizzare le risorse di marketing e vendita verso clienti con maggiori possibilità di generare margini di contribuzione più elevati. Prezzo adeguato Una corretta strategia di pricing può migliorare il margine di contribuzione. Il marketing deve condurre un'analisi approfondita del mercato e dei concorrenti per determinare il prezzo ottimale dei prodotti o servizi, tenendo conto dei costi di produzione e distribuzione. Un prezzo adeguato può massimizzare i profitti e il margine di contribuzione. Promozione mirata Lo sviluppo di strategie di promozione mirate possono stimolare la domanda dei prodotti o servizi a maggior margine di contribuzione. Ciò può includere l'utilizzo di canali pubblicitari efficaci, campagne di marketing mirate e offerte speciali mirate a segmenti di clientela che sono disposti a pagare di più per il valore aggiunto offerto. Upselling e cross-selling Il marketing può promuovere strategie di upselling e cross-selling per aumentare il valore medio delle transazioni. Questo può includere la promozione di prodotti o servizi complementari o di fascia alta ai clienti esistenti o durante il processo di vendita. L'obiettivo è quello di aumentare l'importo medio delle vendite e quindi il margine di contribuzione. Gestione del ciclo di vita del prodotto E’ possibile pianificare e implementare strategie per il ciclo di vita del prodotto, inclusa la fase di introduzione, crescita, maturità e declino. Questo può includere l'adeguamento dei prezzi, l'aggiornamento dei prodotti o l'identificazione di nuove opportunità di mercato, per mantenere elevati i margini di contribuzione anche nelle fasi mature del ciclo di vita del prodotto. Gestione del rapporto con i clienti Il marketing può concentrarsi sulla fidelizzazione dei clienti esistenti attraverso programmi di customer retention e servizi post-vendita di alta qualità. Clienti fedeli tendono ad acquistare più frequentemente e a generare margini di contribuzione più elevati nel tempo. Inoltre, il marketing può lavorare per aumentare il valore a lungo termine dei clienti attraverso strategie di upselling e cross-selling. Monitoraggio delle performance e analisi dei dati E’ necessario monitorare attentamente le performance delle iniziative di marketing e analizzare i dati per identificare i punti di forza e di debolezza. L'analisi dei dati può rivelare opportunità di miglioramento e fornire informazioni preziose per prendere decisioni più informate e mirate al miglioramento del margine di contribuzione. Come il marketing può migliorare la fidelizzazione dei clienti Il marketing può svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la fidelizzazione dei clienti attraverso una serie di strategie e azioni mirate. Vediamo alcuni aspetti circa le azioni di fidelizzazione: Comunicazione personalizzata Utilizzare dati e informazioni sul comportamento dei clienti per creare comunicazioni personalizzate. Questo include l'invio di messaggi e-mail segmentati, l'utilizzo di nomi personalizzati nei messaggi, l'invio di offerte speciali basate sui precedenti acquisti o preferenze dei clienti. La personalizzazione delle comunicazioni crea un legame più forte tra l'azienda e il cliente, dimostrando attenzione e interesse nei loro confronti. Programmi di fedeltà E’ possibile sviluppare e promuovere programmi di fedeltà per premiare i clienti fedeli. Questi programmi possono includere sconti, punti fedeltà, premi speciali o vantaggi esclusivi. I programmi di fedeltà incentivano i clienti a tornare e ad acquistare nuovamente, creando un senso di appartenenza e gratificazione. Customer experience di qualità Il marketing può lavorare a stretto contatto con i commerciali, per garantire un servizio di alta qualità e soddisfacente. Ciò include la semplificazione dei processi di acquisto, la risoluzione rapida e cortese dei problemi, la creazione di un'esperienza online intuitiva e user-friendly. Una customer experience positiva contribuisce a creare un rapporto duraturo e di fiducia con i clienti. Content marketing e valore aggiunto Le attività di supporto dei commerciali possono includere la creazione dei contenuti informativi e di valore, che rispondono alle esigenze e agli interessi dei clienti. Questo può includere blog, articoli, guide, video tutorial o webinar. Fornire contenuti utili e rilevanti consente all'azienda di posizionarsi come esperta nel settore e di fornire valore aggiunto ai clienti. Ciò contribuisce a stabilire un rapporto di fiducia e fedeltà nel tempo. Monitoraggio e reattività sui social media Il marketing può monitorare attivamente i social media e rispondere prontamente ai commenti, ai feedback e alle domande dei clienti. Questo dimostra un impegno nell'ascoltare i clienti e nel fornire assistenza tempestiva. La gestione efficace dei social media contribuisce a migliorare la reputazione dell'azienda e a mantenere i clienti soddisfatti e fedeli. Programmi di raccomandazione Le attività dell’ufficio marketing possono incoraggiare i clienti soddisfatti a raccomandare l'azienda ai loro amici, familiari o colleghi attraverso programmi di referral. Questi programmi offrono incentivi ai clienti che portano nuovi clienti all'azienda, come sconti o premi. Le raccomandazioni personali hanno un forte impatto sulla fidelizzazione dei clienti e possono portare a nuove opportunità di business. Feedback e sondaggiSi può raccogliere feedback regolari dai clienti attraverso sondaggi, ricerche di mercato o focus group. Questi feedback forniscono informazioni preziose per comprendere le esigenze dei clienti, migliorare i prodotti o servizi e adattare le strategie di marketing di conseguenza. Coinvolgere i clienti nell'evoluzione dell'azienda dimostra che le loro opinioni sono ascoltate e valorizzate. Come il marketing può migliorare la fiducia nel marchio aziendale Il marketing può svolgere un ruolo fondamentale nel migliorare la fiducia nel marchio aziendale attraverso diverse strategie e azioni. Ecco alcuni suggerimenti su come il marketing può contribuire a migliorare la fiducia nel marchio: Coerenza del messaggio E’ necessario comunicare un messaggio coerente e autentico su tutti i canali di comunicazione. Questo include il posizionamento del marchio, i valori aziendali, la promessa di valore e l'immagine del marchio. La coerenza del messaggio contribuisce a creare un'immagine di marca solida e affidabile. Trasparenza e autenticità Promuovere la trasparenza e l'autenticità nella comunicazione aziendale. Questo significa essere onesti e aperti riguardo ai prodotti, servizi, politiche aziendali e pratiche di sostenibilità. La trasparenza genera fiducia tra i consumatori e dimostra che l'azienda è impegnata a mantenere relazioni sincere con i propri clienti. Qualità del prodotto o servizio E’ necessario concentrarsi sulla promozione della qualità del prodotto o servizio offerto dall'azienda. Ciò può essere fatto attraverso testimonianze o recensioni dei clienti, dimostrazioni del prodotto, garanzie di qualità o certificazioni. Fornire prodotti o servizi di alta qualità contribuisce a creare fiducia nel marchio e a soddisfare le aspettative dei clienti. Customer service eccellente Bisogna lavorare a stretto contatto con il customer service per fornire un'esperienza clienti eccellente. Ciò include una risposta tempestiva alle domande o ai problemi dei clienti, una risoluzione rapida dei reclami e un atteggiamento cortese e professionale. Un servizio clienti di qualità aiuta a instaurare fiducia e a costruire relazioni durature con i clienti. Uso dei testimonial Potrebbe essere consigliabile utilizzare testimonial o influencer per promuovere il marchio e aumentare la fiducia dei consumatori. I testimonial possono essere clienti soddisfatti, esperti del settore o personalità riconosciute che attestano l'affidabilità e la qualità del marchio. Questi testimonial aiutano a creare un'associazione positiva con il marchio e a costruire fiducia tra i potenziali clienti. Gestione efficace della reputazione online E’ consigliabile monitorare e gestire attentamente la reputazione dell'azienda online. Ciò implica rispondere in modo rapido ed efficace alle recensioni dei clienti, sia positive che negative, sui siti di recensioni o sui social media. Affrontare in modo proattivo le preoccupazioni dei clienti e dimostrare un impegno per il servizio e la qualità migliora la fiducia dei consumatori. Coinvolgimento della comunità Si può coinvolgere il marchio in attività di responsabilità sociale d'impresa o iniziative di beneficenza. Questo dimostra l'impegno dell'azienda per la società e contribuisce a creare un'immagine positiva e fiduciosa del marchio. Partecipare a eventi locali o sostenere cause sociali rilevanti può generare un forte legame emotivo con i consumatori. Come il marketing può aiutare l’azienda nelle vendite online Le attività di marketing possono svolgere un ruolo fondamentale nell'aiutare l'azienda nelle vendite online implementando strategie mirate. Vediamo alcuni aspetti importanti: Ottimizzazione del sito web Lavorare in collaborazione con il team di sviluppo per ottimizzare il sito web dell'azienda. Ciò include l'ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization) per migliorare la visibilità del sito sui motori di ricerca, la progettazione di un'esperienza utente intuitiva e user-friendly, l'ottimizzazione della velocità di caricamento delle pagine e la creazione di contenuti di alta qualità. Un sito web ben ottimizzato aumenta la probabilità che i visitatori si trasformino in acquirenti. Strategie di marketing digitale Si può utilizzare una varietà di strategie di marketing digitale per promuovere i prodotti o servizi online. Questo può includere la pubblicità online attraverso annunci display, ricerca a pagamento (Pay-Per-Click), social media advertising e marketing di influencer. Utilizzare le giuste piattaforme e strategie di marketing digitale consente di raggiungere il pubblico di destinazione in modo mirato e di aumentare la visibilità del marchio. Content marketing Il marketing può creare e promuovere contenuti di alta qualità come blog, articoli, guide, video tutorial o webinar. Fornire contenuti informativi e utili attira l'interesse e l'attenzione dei potenziali clienti, posizionando l'azienda come un'autorità nel settore. Ciò contribuisce a generare fiducia e a creare un legame con il pubblico, aumentando le probabilità di conversione. Strategie di social media marketing E’ possibile utilizzare i social media per promuovere i prodotti o servizi, coinvolgere il pubblico e creare una community attiva. Ciò include la gestione di account aziendali sui principali social media, la pubblicazione di contenuti interessanti e rilevanti, l'interazione con i follower, l'utilizzo di strategie di advertising sui social media e il monitoraggio e la gestione delle recensioni dei clienti. Le strategie di social media marketing aiutano a aumentare la visibilità del marchio e a generare interesse per i prodotti o servizi offerti. Strategie di e-mail marketing Il marketing può utilizzare l'e-mail marketing per inviare comunicazioni mirate e personalizzate ai potenziali clienti e ai clienti esistenti. Ciò include l'invio di newsletter, offerte speciali, promozioni o comunicazioni di follow-up. L'e-mail marketing consente di mantenere il contatto con i clienti, di promuovere nuovi prodotti o servizi e di incentivare le vendite ripetute. Analisi dei dati e ottimizzazione continua Monitoraggio delle metriche di vendita online, come il tasso di conversione, il valore medio degli ordini e il ROI (Return on Investment). L'analisi dei dati consente di identificare opportunità di miglioramento e di ottimizzare le strategie di marketing online di conseguenza. La comprensione delle tendenze e dei comportamenti dei clienti online aiuta a guidare le decisioni di marketing e a migliorare le performance complessive delle vendite online. Quanto una regolare azione di comunicazione aziendale può migliorare le vendite e il brand Una regolare azione di comunicazione aziendale può avere un impatto significativo sulle vendite e sul brand di un'azienda. Alcuni dei principali benefici che una comunicazione aziendale efficace può portare: Consapevolezza del marchio Una comunicazione regolare e coerente permette di aumentare la consapevolezza del marchio tra il pubblico target. Quando i potenziali clienti sono a conoscenza del marchio e dei suoi valori, sono più propensi ad acquistare i prodotti o servizi offerti. Differenziazione dalla concorrenza Una comunicazione chiara ed efficace aiuta a differenziare il marchio dalla concorrenza. Se l'azienda riesce a comunicare i suoi punti di forza, vantaggi unici e valore distintivo, può posizionarsi come leader di settore e attrarre l'attenzione dei potenziali clienti. Credibilità e fiducia Una comunicazione aziendale autentica e trasparente contribuisce a creare credibilità e fiducia nel marchio. I clienti sono più propensi a fare affari con un'azienda in cui si fidano, e la comunicazione regolare può aiutare a consolidare questa fiducia nel tempo. Coinvolgimento del cliente Una comunicazione efficace coinvolge i clienti, li fa sentire coinvolti e partecipi del marchio. Questo può essere fatto attraverso la condivisione di storie di successo, l'invio di newsletter informative, l'organizzazione di eventi o la gestione di una presenza attiva sui social media. Il coinvolgimento del cliente crea un legame emotivo con il marchio e aumenta le probabilità di vendite ripetute e di fidelizzazione del cliente. Educazione dei clienti La comunicazione aziendale può educare i clienti sui prodotti, servizi o settori specifici. Fornendo informazioni utili e pertinenti, l'azienda può aiutare i clienti a prendere decisioni d'acquisto più informate e consapevoli. Ciò può influenzare positivamente le vendite e consolidare la posizione dell'azienda come risorsa affidabile. Reputazione del marchio Una comunicazione efficace può contribuire a costruire una reputazione solida per il marchio. Una buona reputazione può aumentare la fiducia dei clienti, attirare nuovi clienti e persino generare raccomandazioni positive da parte dei clienti esistenti. Una reputazione solida può avere un impatto significativo sulle vendite e sul successo dell'azienda. Feedback dei clienti Una comunicazione regolare offre l'opportunità di raccogliere feedback dai clienti e di prendere in considerazione le loro opinioni e necessità. Il feedback dei clienti può guidare l'azienda nella messa a punto di prodotti o servizi, nell'adattamento delle strategie di marketing e nella risoluzione dei problemi. Utilizzare il feedback dei clienti può migliorare la soddisfazione del cliente e, di conseguenza, le vendite e la reputazione del marchio.
SCOPRI DI PIU'Eni ha dato la notizia, attraverso un comunicato stampa, dell'assegnazione di una licenza per realizzare il progetto di stoccaggio della CO2 nell'Inghilterra nord occidentale La cattura e lo stoccaggio della CO2 permette di aumentare il lavoro di decarbonizzazione del pianeta e di riutilizzo delle fonti ritenute esauste per nuovi combustibili.L’Autorità britannica per il petrolio e il gas (Oil and Gas Authority - OGA) ha annunciato di aver assegnato a Eni la licenza per la realizzazione del progetto di stoccaggio di anidride carbonica (CO2). La licenza di stoccaggio interessa un’area situata nella porzione della Baia di Liverpool nel Mare d’Irlanda Orientale, in cui Eni prevede di riutilizzare i giacimenti esausti di idrocarburi - nello specifico i giacimenti di Hamilton, Nord Hamilton e Lennox - e riconvertire le relative infrastrutture per lo stoccaggio permanente della CO2 catturata nell’Inghilterra nordoccidentale e nel Galles settentrionale. Grazie a questa licenza, Eni intende sia contribuire alle necessità di decarbonizzazione dell’Inghilterra nordoccidentale e del Galles settentrionale, sia collaborare attivamente con le imprese industriali per la cattura e il trasporto della CO2 dagli stabilimenti esistenti e dai futuri siti di produzione dell’idrogeno. Questo verrà utilizzato come combustibile di transizione per il riscaldamento, l’elettricità e i trasporti nell’ambito dell’obiettivo del Regno Unito di “zero emissioni” al 2050. Per Eni il progetto avrà effetti positivi per le comunità locali attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro e il supporto allo sviluppo economico della regione, oltre a tracciare un percorso concreto verso la transizione energetica e la decarbonizzazione delle attività economiche. Andy Samuel, Amministratore Delegato di OGA, ha dichiarato: “L’OGA è molto lieta di concedere la licenza a quello che confidiamo sarà un progetto di grande successo. Il lavoro sull’Integrazione Energetica che abbiamo condotto mostra che la combinazione di vari sistemi energetici, inclusi la cattura di anidride carbonica e la produzione di idrogeno, possono dare un contributo significativo all’obiettivo “zero emissioni” perseguito dal Regno Unito. HyNet è un esempio entusiasmante di integrazione energetica in atto, che comprende il riutilizzo di infrastrutture esistenti e giacimenti esauriti per lo stoccaggio di notevoli quantità di anidride carbonica, e la generazione di idrogeno per molteplici applicazioni innovative”. Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato: “Sono molto soddisfatto e orgoglioso per l’assegnazione della licenza per lo stoccaggio di anidride carbonica nel Regno Unito, la prima licenza di questo genere per Eni. Questo è un progetto di vitale importanza per Eni e rappresenta un traguardo fondamentale per gli obiettivi di “zero emissioni” del Regno Unito, oltre a essere un pilastro essenziale della strategia per la transizione energetica e la decarbonizzazione in cui Eni è fortemente impegnata”.Maggiori Informazioni
SCOPRI DI PIU'Skytech e Snetor Annunciano un Accordo di Distribuzione sui Polimeri Riciclati Skytech, pioniere francese nel settore della Greentech specializzato nella creazione di resine riciclate di alta qualità per l'industria e i produttori di plastica, insieme al Gruppo Snetor, impresa globale nella distribuzione di materie plastiche prime e prodotti chimici, hanno annunciato l'accordo per la distribuzione di ABS e PS riciclati.Il Gruppo Snetor vanta oltre 40 anni di esperienza nella distribuzione di materie prime plastiche (come polietilene, tereftalato di polietilene, polipropilene, polistirene espanso) e prodotti chimici, espandendosi in Europa, Africa, Medio Oriente e America Latina. Presente in più di 100 paesi, il gruppo serve una vasta gamma di clienti tra trasformatori (come stampatori, aziende di estrusione, produttori di film) e distributori locali. Dal 2019, Snetor ha iniziato a impegnarsi attivamente verso una transizione all'economia circolare, lanciando il marchio Snetor Green e intraprendendo un percorso ambizioso di Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI). Skytech si è affermata negli ultimi anni come leader nel riciclo di ABS, PS e PP di alta qualità, garantendo prestazioni tecniche pari a quelle delle resine vergini. La società ha ampliato la sua capacità produttiva nel nuovo stabilimento di Val d’Hazey, puntando a raggiungere le 40.000 tonnellate per soddisfare la crescente domanda dei suoi clienti. Il progressivo avvicinamento tra il Gruppo Snetor e Skytech nel 2022 ha portato alla formalizzazione di una partnership commerciale per la fornitura di ABS e PS riciclati. La firma di questo contratto suggella la fiducia e la cooperazione tra le due aziende, che scommettono sull'aumento della domanda di plastica riciclata a livello globale entro il 2024. Frédéric Delaval, Direttore Generale di Skytech, ha espresso soddisfazione per il partenariato con Snetor, riconoscendo l'accordo come un segno di fiducia nella qualità dei loro plastici riciclati ABS e PS e nell'expertise del team nella rigenerazione e formulazione dei materiali plastici post-consumo. Questo accordo rafforza ulteriormente la collaborazione con Snetor, dimostrando l'impegno di quest'ultimo nell'intensificare la distribuzione dei prodotti riciclati prodotti da Skytech. Fabrice Guillermain, Vice Direttore Generale Affari del Gruppo Snetor, ha espresso grande entusiasmo per il contratto, che rappresenta un importante passo avanti nella partnership commerciale. I prodotti di Skytech, unici nel loro genere sul mercato dell'ABS/PS riciclato, anticipano un significativo incremento della domanda da parte delle aziende, desiderosi di integrare più materiali riciclati nei loro prodotti per ridurre l'impatto ambientale dei loro processi produttivi. Guillermain ha ringraziato il team di Skytech per la capacità di soddisfare queste esigenze.
SCOPRI DI PIU'E’ probabile che il progresso tecnologico aumenterà ulteriormente il divario tra ricchi e poveridi Marco Arezio Stiamo vivendo in un periodo di profonda trasformazione sociale dove ci siamo improvvisamente accorti che la terra, su cui viviamo, potrebbe collassare sotto l’incalzante e forsennato delirio di sfruttamento a cui l’abbiamo sottoposta. Da una parte esiste l’accecante luccichio del denaro e dall’altra la ragionevolezza che ci dice che dobbiamo cambiare il nostro modello di vita. Ricordo che nel 2015 gli stati membri delle Nazioni Unite avevano raggiunto un accordo per rispettare una serie di obbiettivi di sviluppo sostenibile al fine di invertire la tendenza al riscaldamento globale. Oggi si è fatto poco o niente e il 2030, anno entro il quale si sarebbero dovuti raggiungere questi obbiettivi, è così vicino rispetto alle trasformazioni che si devono fare. L’impegno per le emissioni zero entro il 2030 imporrebbe il ripensamento della mobilità su gomma, delle reti energetiche, dell’industria pesante, dell’alimentazione, della gestione dei rifiuti, della tipologia di costruzione degli edifici e dell’uso della chimica pulita. Questo vuol dire una rivoluzione globale, epocale e uno stile di vita completamente diverso da quello di oggi, che, sembra, negli ultimi quattro anni trascorsi, non abbiamo minimamente modificato. Infatti il riscaldamento globale non si è mai ridotto, la CO2 non è diminuita, le morti a causate delle complicazioni sanitarie dell’inquinamento non sono sotto controllo, la distruzione della biodiversità e delle foreste continua nei paesi che le conservano e, infine, il problema dei rifiuti, in particolare quelli plastici, non ha trovato ancora una soluzione corretta e condivisa. Viviamo in un periodo di inerzia, affascinati dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale, dalle quali ci aspettiamo soluzioni ai nostri problemi. L’era digitale che è da poco cominciata, ha la prospettiva di migliorare la vita delle persone, attraverso l’elaborazione, ad alta velocità, di dati raccolti e immagazzinati, che possono aiutare a prendere decisioni più corrette, a far crescere nuovi business, che sarebbero stati impensabili fino a poco tempo fà e a potenziare la ricerca per far nascere nuovi prodotti e risolvere problemi tecnici. Il contributo dell’intelligenza artificiale, della robotica, delle biotecnologie lo potremo vedere in uno sterminato numero di settori che vanno dalla medicina, attraverso nuove apparecchiatura di diagnostica, ma anche attraverso all’interpretazione dei dati provenienti dalle analisi di laboratorio e strumentali, che possono aiutare i medici a ridurre gli errori in fase di diagnosi. Potremo trovare l’intelligenza artificiale avanzata nei nuovi sistemi di commercializzazione dei beni e servizi, nelle tecnologie legate alla gestione dei rifiuti, nei sistemi di immagazzinamento dell’energia pulita, nelle nuove frontiere delle biotecnologie applicate all’agricoltura e alla meccanizzazione intelligente del lavoro. Ci sono ottime speranze che la nuova era tecnologica ci possa aiutare a risolvere i problemi di cui il mondo sta ancora soffrendo ma, se da una parte la strada è segnata e l’applicazione dell’intelligenza artificiale e della tecnologia crescerà sempre più, portando miglioramenti nelle condizioni di vita dei cittadini rispetto ai problemi che abbiamo visto prima, dall’altra segnerà, probabilmente, un solco profondo tra nuovo e vecchio mondo. La comprensione della nuova era digitale, a cui saranno collegate tutte le attività vitali, necessita di scolarizzazione medio-alta per poter usufruire delle nuove tecnologie. Ma forse ci dimentichiamo che al mondo esistono circa un miliardo di persone che non sanno nè leggere nè scrivere, che un numero cospicuo di popolazione ha una scolarità così elementare che non sarebbe in grado di capire, oggi, il nuovo mondo in arrivo, che queste persone, bambini compresi, hanno problematiche di sopravvivenza fisica ed economica come priorità per la loro vita. Che una buona parte della popolazione, specie in Africa, non ha accesso alla corrente elettrica, all’acqua, non può usufruire di strade e vive di sussidi o muore di fame. Loro si alzano alla mattina e pensano come poter arrivare a sera, per sé stessi e per le loro famiglie, nessun altro ragionamento accademico o scientifico. Inoltre il fenomeno delle migrazioni di massa dai paesi sud Americani o Africani, che tanto inorridisce le nostre società evolute, sono un campanello dall’allarme di ciò che la gente è disposta a fare per trovare una vita dignitosa in cui si possa assicurare i beni essenziali per vivere. Nella parte di mondo in cui il benessere invece è più diffuso, l’intelligenza artificiale e la robotica porterà alla distruzione di un tessuto sociale produttivo fatto da persone di età media che non è e non sarà in grado di gestire e interpretare le trasformazioni tecnologiche e soprattutto, perderà il posto di lavoro proprio a seguito dell’efficienza ed economicità dei sistemi. Di questo nessuno se ne preoccupa, non ci sono reti sociali pubbliche che pensino di proteggere i più deboli dalle sfide che ci aspettano. Nessuno si sta preoccupando della piaga della disoccupazione che potrebbe avanzare velocemente andando ad intaccare anche i bilanci statali. Credo sia un dovere per tutti che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale non lascino indietro nessuno.Vedi maggiori informazioni sulle nuove povertà
SCOPRI DI PIU'La pandemia da Coronavirus ha visto aumentare in modo importante l'uso della plastica nei presidi di protezione individuale e nelle attività mediche di assistenzadi Marco ArezioMai come in questo periodo si è visto l'importanza di non demonizzare la plastica ma di ridarle il corretto posto che merita nella nostra vita, pur sapendo che un prodotto così versatile e utile deve essere smaltito e riciclato in modo corretto per creare nuova materia prima. L'articolo di Anna Munzio ci parla proprio di questo.La Reuters ha parlato di «pandemia della plastica». Perché il virus che ha sconvolto il mondo ha avuto l'effetto non del tutto secondario di farci capire come sia indispensabile questo materiale per una delle sue qualità forse più nascoste, la protezione. Dei cibi e delle bevande, ma soprattutto dal virus: così è partita la «corsa alla plastica», il nuovo oro utilizzato in mascherine, visiere, guanti, contenitori di plastica per alimenti e plastica a bolle da imballaggio per milioni di consegne a domicilio. Una corsa che ha fatto dimenticare, dopo anni di campagne, il problema principale di questo materiale magico, leggero, all'occorrenza trasparente e che quando nacque sembrò ecologico perché sostituiva risorse naturali come avorio o legno: i tempi di decomposizione, che si misurano in secoli, e l'inquinamento che ne consegue. La soluzione da tempo è indicata nel riciclo. Un sistema gestito in Italia da Corepla che nel 2019 ha raccolto 1.370.000 tonnellate di plastica in modo differenziato, il 13 per cento in più rispetto al 2018, e che oggi copre 7.345 comuni coinvolgendo 58.377.389 cittadini. Anch'esso però è stato messo sotto stress dal Covid-19. Tra marzo e aprile, in pieno lockdown, è aumentata la quantità di rifiuti di imballaggio in plastica gestiti da Corepla ma anche la quota destinata alla termovalorizzazione e quella conferita in discarica. Il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo, ci anticipa qualche dato su questo anno complicato anche sul fronte della gestione rifiuti: «Il 2020 vedrà una crescita a cifra singola dei quantitativi di rifiuti di imballaggio in plastica gestiti da Corepla, con picchi proprio in corrispondenza dei periodi di lockdown di marzo/aprile che hanno evidenziato un aumento dell'8 per cento, in controtendenza rispetto alla riduzione dei consumi (-4 per cento) e alla produzione dei rifiuti urbani (-10/14 per cento) del medesimo periodo». A cosa sono state dovute le maggiori criticità? «Alla chiusura delle attività commerciali e produttive e al brusco arresto dell'export: in sette settimane di lockdown è stata bloccata l'esportazione di oltre 16mila tonnellate di rifiuti urbani. In più, il blocco quasi totale del settore delle costruzioni ha fortemente ridotto l'utilizzo della frazione di imballaggi non riciclabili meccanicamente come combustibile nei cementifici. Cause che si sono unite alla saturazione della capacità disponibile negli impianti nazionali. Va detto che il sistema ha comunque tenuto, grazie a interventi straordinari che hanno evidenziato però le carenze strutturali impiantistiche e del mercato nazionale delle materie prime seconde». Se è vero che siamo quel che mangiamo è anche vero che siamo ciò che buttiamo nella spazzatura: e l'uso della plastica in fondo è una cartina al tornasole che rivela lo stato della nostra società, la sua economia ma anche gli stili di vita e la sensibilità ecologica dei consumatori. Dunque, la corsa alla plastica continuerà? Secondo il presidente questo dipende da diversi fattori: andamento della produzione industriale, propensione all'acquisto da parte dei consumatori, incognita della Plastic Tax, impatti della direttiva europea SUP - Single Use Plastics che intende limitare la plastica monouso, «tutti fattori resi più incerti dalla pandemia. Analoghe incertezze riguardano i numeri della raccolta, per la quale ci aspettiamo che si confermi il trend di crescita ma con rallentamenti fisiologici e legati alla situazione contingente». E le bioplastiche, di cui si fa sempre un gran parlare? «Nel 2019 hanno rappresentato circa il 3 per cento degli imballaggi in plastica immessi sul mercato; allo stato attuale della tecnologia è più complicato che possano sostituire le plastiche fossili in alcuni settori, quello medicale è possibile che sia uno di questi».Categoria: notizie - plastica - economia circolare
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