Il Caso della Formula del Polipropilene Perduta a Milano. Capitolo 7: Misteri a Corenno Pliniodi Marco ArezioDopo aver concluso una serie di colloqui cruciali per l'indagine, il commissario Lucia Marini decide di stabilirsi temporaneamente a Corenno Plinio, scegliendo come base un piccolo hotel dal fascino discreto e accogliente, affacciato sulle placide acque del lago. L'edificio, un'antica costruzione in pietra rimodernata per accogliere i visitatori, si trovava a pochi passi dal castello, il fulcro della sua indagine. Il gestore dell'hotel, un uomo cordiale e affabile di nome Paolo Ferrario, accolse Marini con un misto di sorpresa e onore. Paolo: "Benvenuta all'Hotel Belvedere, commissario Marini. È un onore per noi ospitarla. Qui potrà godere di una magnifica vista sul lago dalle nostre terrazze e dalle stanze. Offriamo anche un servizio di ristorazione con piatti tipici della cucina lombarda, che spero avrà il piacere di assaggiare. Se desidera rilassarsi, il nostro giardino sul retro offre un angolo di pace perfetto per leggere o semplicemente per ammirare il panorama del lago e del castello, un monumento con una storia affascinante. Per qualsiasi esigenza, il nostro personale è a sua disposizione." La stanza assegnata a Marini è ampia e luminosa, con un letto matrimoniale adornato da lenzuola di lino fresco e un balcone privato che si affaccia sul lago, offrendo una vista mozzafiato che sembra fondersi con l'orizzonte. Dopo essersi sistemata, Marini trascorre un momento di rilassatezza sul balcone, lasciandosi cullare dalla brezza leggera che porta con sé i profumi del lago e il suono soffuso delle onde. Una volta sistemata, Marini scese nella veranda dell'hotel, un angolo di pace con vista sul lago, dove decise di approfittare dell'ospitalità di Paolo per saperne di più sul castello di Corenno Plinio. Marini: "Paolo, mi raccontava che questo castello ha una storia affascinante. Cosa può dirmi della sua fondazione e delle leggende che lo circondano?" Paolo: "Ah, il castello! È una delle gemme di Corenno Plinio. Fondato nel XII secolo, ha visto passare signori feudali, battaglie e persino monaci. In origine, era un avamposto militare, poi divenne una residenza signorile. Ogni pietra di quelle mura racconta una storia." Lucia ascoltava, affascinata, mentre Paolo continuava, descrivendo le varie fasi della vita del castello, dal suo ruolo difensivo durante le lotte tra fazioni locali alla sua trasformazione in luogo di ritiro spirituale. Paolo: "Ma una delle storie più intriganti riguarda i cunicoli segreti. Si dice che sotto il castello ci sia una rete di passaggi nascosti, costruiti per sfuggire in caso di assedio o per condurre attacchi sorpresa. Alcuni affermano di averli visti, ma sono pochi e nessuno è mai riuscito a mapparli completamente." Lucia: "Cunicoli segreti, dice? Questo è estremamente interessante. Sono mai stati utilizzati per scopi... meno nobili?" Paolo: "Le leggende parlano di tesori nascosti, prigionieri fuggiti e persino incontri clandestini nei secoli passati. Ma, sa, sono storie che si perdono nella notte dei tempi. Chi può dire quanto ci sia di vero?" Il racconto di Paolo sui cunicoli segreti accese l'immaginazione di Marini, spingendola a considerare nuove possibilità nell'ambito della sua indagine. Se questi passaggi nascosti fossero stati utilizzati di recente, potrebbero fornire un'importante chiave di volta per comprendere le attività sospette legate al castello. Marini: "Grazie, Paolo. La sua conoscenza del castello e delle sue storie è stata illuminante. Potrebbe esserci più di una semplice leggenda dietro a questi racconti." Nella terrazza dell'Hotel Belvedere, con la brezza serale che accarezza dolcemente il lago, il commissario Lucia Marini si concede un momento di pausa dall'intensità delle sue indagini. La cena inizia con un antipasto di formaggi locali, accompagnati da un miele aromatico e noci croccanti, che preparano il palato per le delizie a seguire. Come piatto principale, Lucia sceglie risotto alla milanese, un classico intramontabile della cucina lombarda, la cui cremosità e il sapore ricco dello zafferano si fondono in un abbraccio di gusto autentico. Accompagna il pasto con un bicchiere di vino rosso della Valtellina, che con il suo carattere robusto ma equilibrato, completa perfettamente la cena. Consci di offrire a Marini un fine settimana di relax dopo i suoi impegni investigativi, Paolo le suggerisce alcune attività per approfittare al meglio dei due giorni liberi. Paolo: "Visto che ha il fine settimana libero, commissario, potrebbe interessarle fare una gita in battello o in corriera per esplorare le bellezze del lago. Le consiglierei anche di visitare la Villa Monastero a Varenna, un gioiello di architettura e giardini botanici. E se ama le passeggiate, il Sentiero del Viandante offre panorami indimenticabili. Infine, non può lasciare il lago senza aver visitato Bellagio, la 'perla del lago', con i suoi suggestivi vicoli e botteghe artigiane." Lucia ringrazia Paolo per i suggerimenti, sentendosi già avvolta dall'atmosfera magica del lago. Quel fine settimana promette di essere un'occasione per ricaricare le energie, immergendosi nelle bellezze naturali e storiche che solo il Lago di Como può offrire. Con la mente ancora impegnata nelle indagini, sa che quei momenti di pausa saranno fondamentali per affrontare con rinnovato vigore le sfide che la attendono. Dopo aver concluso la cena con un sorso di grappa, per onorare la tradizione locale, Lucia si dirige alla piccola biblioteca dell'hotel, dove sceglie un libro che promette di essere la compagnia perfetta per la serata. Con il libro in mano, sale in camera, dove l'attende un ambiente caldo e accogliente, illuminato dalla soffusa luce di una lampada da tavolo. Seduta sul morbido divano della sua stanza, con il lago che si estende tranquillo al di là del balcone, Lucia apre il libro ma si rende conto che la sua mente è altrove. Lasciando da parte la lettura, inizia a riflettere sull'indagine, cercando di collegare le informazioni raccolte durante i colloqui con il sindaco Giorgio Albertini, il maresciallo Marco Valenti e il dottor Francesco Branchini. Dal sindaco Albertini, aveva percepito una certa reticenza, quasi come se nascondesse qualcosa riguardo al castello e alle attività che vi si svolgevano. Il maresciallo Valenti, invece, le aveva fornito dettagli utili sugli spostamenti sospetti nei dintorni del castello, confermando la presenza di individui non del luogo. Infine, il dottor Branchini, con i suoi racconti sulle leggende del castello e sui cunicoli segreti, aveva aggiunto un ulteriore tassello al mistero, suggerendo che sotto la superficie visibile si nascondessero segreti ben più profondi. Lucia inizia a tracciare mentalmente una mappa delle connessioni possibili tra questi elementi. Si chiede se la reticenza del sindaco possa essere legata alla protezione di qualche segreto antico o a interessi personali. Riflette su come i movimenti sospetti segnalati dal maresciallo potrebbero essere collegati ai cunicoli segreti menzionati dal dottor Branchini e su come queste informazioni potrebbero condurla a scoprire la verità dietro l'attività dei Custodi dell'Ombra. Con questi pensieri a farle compagnia, Lucia capisce che l'indagine sta per entrare in una fase cruciale. Sa che le giornate a venire richiederanno tutto il suo acume investigativo e la sua determinazione per portare alla luce i segreti celati nelle ombre del castello di Corenno Plinio. Con una rinnovata sensazione di scopo, decide di riposarsi, consapevole che l'indomani sarà un altro giorno pieno di sfide e scoperte. Il commissario Lucia Marini cerca distrazione dalla sua insonnia accendendo la radio, sentendo alcune notizie del radiogiornale della notte: Lancio di Luna 1: "L'Unione Sovietica annuncia il successo della missione spaziale Luna 1, il primo oggetto umano a raggiungere la vicinanza della Luna, segnando un momento storico nella corsa allo spazio." Apertura della Conferenza di Ginevra: "Si apre a Ginevra una nuova conferenza internazionale con lo scopo di discutere la sicurezza globale e la riduzione delle armi nucleari, vedendo la partecipazione delle maggiori potenze mondiali." Trattato Antartico: "Delegazioni di dodici paesi si incontrano a Washington per firmare il Trattato Antartico, che stabilisce l'Antartide come una zona scientifica neutrale e vieta qualsiasi attività militare sul continente." Avanzamenti in Medicina: "Ricercatori americani annunciano un importante progresso nella lotta contro la poliomielite, con lo sviluppo di un nuovo vaccino più efficace." Rivoluzione Cubana: "Fidel Castro, leader della Rivoluzione Cubana, intraprende ampie riforme agrarie a Cuba, nazionalizzando le terre e promettendo di ridistribuirle tra i contadini." Boom Economico Italiano: "L'Italia continua a sperimentare un periodo di crescita economica senza precedenti, con un aumento significativo della produzione industriale e una crescente prosperità per le famiglie italiane." Elezioni Federali in Germania: "La Germania Occidentale si prepara alle elezioni federali, con il cancelliere Konrad Adenauer che cerca un ulteriore mandato alla guida del paese." Innovazioni Tecnologiche: "La Philips introduce sul mercato il primo registratore portatile di cassette, promettendo di rivoluzionare il modo in cui la musica viene ascoltata e condivisa." Riconoscimento della Letteratura Africana: "Lo scrittore nigeriano Chinua Achebe guadagna riconoscimenti internazionali per il suo romanzo 'Things Fall Apart', considerato un'opera fondamentale nella letteratura africana." Esplorazioni Sottomarine: "Il batiscafo Trieste, progettato per esplorazioni in profondità oceaniche, si prepara per una discesa record nella Fossa delle Marianne, tentando di raggiungere il punto più profondo mai esplorato negli oceani della Terra." Mentre le notizie scorrono nella penombra della stanza, Lucia si ritrova a riflettere sulla rapidità dei cambiamenti che stanno modellando il mondo fuori dalla tranquillità apparente di Corenno Plinio, offrendole una prospettiva più ampia su quanto sia vasto e complesso il contesto in cui si trova a operare. Sabato mattina, dopo una notte ristoratrice, il commissario Lucia Marini si sveglia pronta ad affrontare la giornata. Scende nella sala da pranzo dell'hotel, dove viene accolta dal profumo invitante del caffè appena fatto. La colazione è un ricco buffet che offre il meglio delle specialità locali: Lucia inizia con una fetta di pane fresco, burro e una selezione di marmellate fatte in casa, tra cui spicca quella di albicocche del lago. Accompagna il tutto con una brioche al cioccolato, soffice e appena sfornata. Non manca di gustare un caffè espresso, forte e corposo, seguito da un bicchiere di succo d'arancia fresco. Dopo la colazione, Lucia si avvicina al gestore, Paolo, per chiedere informazioni sui trasporti. Marini: "Buongiorno, Paolo. Potrebbe dirmi a che ora passa la corriera per Varenna? Vorrei visitare la Villa Monastero, come mi ha suggerito ieri." Paolo: "Certamente, commissario. La corriera per Varenna passa proprio qui vicino alle 9:30. È un breve viaggio, e le consiglio di arrivare qualche minuto prima per assicurarsi il posto migliore per godersi il panorama lungo la strada." Ringraziando Paolo per le informazioni, Lucia si prepara per la sua gita. Arrivata a Varenna, una pittoresca cittadina affacciata sul lago, si dirige direttamente a Villa Monastero, dove prenota una visita guidata. La guida, una ragazza esperta e appassionata di storia e arte, accoglie Lucia e il piccolo gruppo di visitatori all'ingresso della villa. Guida: "Benvenuti a Villa Monastero, un gioiello di architettura e storia che affonda le sue radici nel Medioevo. Originariamente un convento cistercense, la villa ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni, diventando la magnifica residenza che vedete oggi." Proseguendo nella visita, la guida conduce il gruppo attraverso le varie sale della villa, ognuna arredata con pezzi d'epoca e opere d'arte che raccontano la ricca storia della dimora e delle famiglie che l'hanno abitata. Guida: "Ogni stanza qui a Villa Monastero ha la sua storia unica, dai soffitti affrescati ai pavimenti in marmo. Ma è il giardino botanico che rappresenta la vera meraviglia della villa. Estendendosi per quasi due chilometri lungo la riva del lago, il giardino ospita specie vegetali rare e preziose, alcune delle quali uniche in Italia." Il tour giunge al culmine nel giardino, dove la guida descrive con entusiasmo le varie specie di piante e fiori, le sculture e le fontane che punteggiano il percorso, offrendo una vista mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti. Guida: "Come potete vedere, Villa Monastero è molto più di una semplice casa; è un luogo dove arte, storia e natura si fondono in un'armonia perfetta. Spero che la bellezza e la pace che trovate qui vi restino nel cuore." Dopo la visita guidata, il commissario Lucia Marini avvicina la guida, una giovane ragazza del paese di nome Chiara, con un'aria di curiosità e determinazione. Lucia: "Grazie per il tour, Chiara. È stato davvero affascinante. Avrei una richiesta un po' particolare. Sono molto interessata al castello di Corenno Plinio per questioni legate al mio lavoro. Credi che ci sia la possibilità di organizzare una visita lì?" Chiara: "È un piacere, commissario. Per quanto riguarda il castello, purtroppo, non è aperto al pubblico così liberamente come Villa Monastero. Per accedervi, specialmente per una visita approfondita come immagino lei desideri, è necessaria un'autorizzazione specifica." Lucia: "Capisco. E come si potrebbe ottenere questa autorizzazione?" Chiara: "Deve essere concessa direttamente dal sindaco di Corenno Plinio. Lui ha la chiave del castello e gestisce gli accessi. Se vuole, posso parlargli della sua richiesta e vedere se è possibile organizzare qualcosa. Sono sicura che, data la natura del suo interesse, potrebbe essere fatta un'eccezione." Lucia: "Ti sarei molto grata se potessi fare questa richiesta per me. Ecco il mio biglietto da visita; per favore, tienimi informata su qualsiasi sviluppo. La visita al castello potrebbe essere cruciale per il mio lavoro." Chiara: "Naturalmente, commissario. Farò del mio meglio per aiutarla. Le farò sapere non appena avrò una risposta dal sindaco." Con questa promessa di assistenza, Marini ringrazia nuovamente Chiara per la disponibilità e per l'interessante tour. Mentre lascia Villa Monastero, il pensiero di esplorare il castello di Corenno Plinio e scoprire i suoi segreti aggiunge un nuovo livello di anticipazione alla sua indagine. La possibilità di accedere al castello, con la sua storia e le sue leggende, potrebbe rivelarsi un passo decisivo per comprendere meglio gli eventi misteriosi che circondano Corenno Plinio e i Custodi dell'Ombra. Al termine della visita, Lucia si sente arricchita e ispirata dall'esperienza, portando con sé non solo la bellezza di Villa Monastero, ma anche la consapevolezza di quanto sia importante preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del proprio paese. Dopo aver trascorso la mattinata tra la storia e i giardini di Villa Monastero a Varenna, il commissario Lucia Marini decide di dedicare il resto della giornata all'esplorazione di questo incantevole paese sulle rive del Lago di Como. La discesa verso il cuore di Varenna la porta lungo antiche scale di pietra, testimoni silenziosi della lunga storia del paese. Ogni gradino sembra raccontare storie di passanti di ogni epoca, mentre Lucia si immerge nella quiete e nel fascino di questo luogo. Varenna, con le sue case color pastello, le piccole piazze ombreggiate e i vicoli stretti, rappresenta l'essenza della vita lacustre italiana. Lucia inizia la sua esplorazione dalla riva del lago, dove i piccoli battelli oscillano dolcemente sull'acqua cristallina, sotto lo sguardo benevolo delle montagne che circondano il lago. La prima tappa è il lungolago, un sentiero lastricato che costeggia l'acqua e offre viste spettacolari. Lungo il cammino, Lucia ammira le ville eleganti nascoste tra la vegetazione lussureggiante, i giardini curati con amore e i caffè che invitano i visitatori a sedersi e godere della tranquillità del luogo. Si ferma un momento per assaporare un caffè in uno di questi caffè, lasciandosi catturare dalla serenità del paesaggio. Durante la sua passeggiata lungo il porto di Varenna, il commissario Lucia Marini nota il molo riservato agli idrovolanti. L'idea di ammirare il Lago di Como dall'alto la affascina immediatamente, così si avvicina per chiedere informazioni. Il pilota, un uomo di nome Alessandro Bianchi, è appoggiato al suo idrovolante, controllando alcuni dettagli tecnici. Uomo di media età, con i capelli brizzolati tagliati corti e gli occhi che brillano di passione per il suo lavoro, Alessandro si avvicina a Lucia con un sorriso accogliente. Lucia: "Buongiorno, sono interessata a fare un giro del lago con l'idrovolante. Potrebbe dirmi di più sulle gite disponibili e sui relativi costi?" Alessandro: "Certamente, commissario. Offriamo diverse opzioni, dalla breve esplorazione di 20 minuti, che le darà un'idea generale del lago e dei suoi paesi, fino a giri più lunghi di un'ora, dove potrà ammirare dettagliatamente le ville storiche e i giardini che costeggiano il lago. I prezzi variano in base alla durata del volo, partendo da una base di 100 lire per il giro più breve." Lucia è subito attratta dalla possibilità di vedere il Lago di Como da una prospettiva così unica e chiede ulteriori dettagli sul giro più lungo. Alessandro: "Il giro di un'ora è quello che consiglio se ha tempo. Partiremo da Varenna, sorvoleremo Bellagio, proseguiremo fino alla punta del ramo di Como e poi ritorneremo indietro lungo la costa opposta, passando da luoghi incantevoli come Tremezzo e Menaggio. È un'esperienza che le rimarrà nel cuore." Alessandro Bianchi era un ex pilota dell'aeronautica militare che, dopo aver concluso il servizio, decise di trasformare la sua passione per il volo in una professione civile. Amante del Lago di Como, dove aveva trascorso gran parte della sua infanzia, vide nell'idrovolante il modo perfetto per unire il suo amore per il volo con la bellezza del lago. Nel tempo libero, Alessandro era anche un appassionato restauratore di barche d'epoca, e spesso si poteva trovare nel suo piccolo cantiere a lavorare su qualche vecchio scafo, recuperando pezzi della storia lacustre. La sua vita privata era tranquilla e dedicata alla famiglia e agli amici. Nonostante il suo lavoro lo portasse spesso lontano da casa, era profondamente radicato nella comunità locale, contribuendo attivamente alla vita del paese e partecipando alle iniziative di promozione del territorio. Entusiasta all'idea di sorvolare il Lago di Como e in particolare il castello di Corenno Plinio, Lucia Marini si avvicina nuovamente al pilota, Alessandro Bianchi, per finalizzare i dettagli del suo volo. Lucia: "Alessandro, sarebbe possibile durante il sorvolo passare più volte e il più radente possibile sul castello di Corenno Plinio? Sono particolarmente interessata a quella zona." Alessandro: "Certamente, commissario. Possiamo organizzare il percorso in modo da dedicare una particolare attenzione al castello. Per quanto riguarda la quota di volo, rispetteremo tutte le normative di sicurezza, assicurandoci di offrirle la migliore visuale possibile." Lucia: "Perfetto, grazie. Quanto sarà il costo per questa esperienza personalizzata?" Alessandro: "Per un volo personalizzato come quello che ha richiesto, considerando la durata e le specifiche esigenze, il costo sarà di 200 lire. È un'occasione unica per godere delle bellezze del nostro lago da una prospettiva davvero speciale." Soddisfatta dell'accordo e del prezzo estremamente ragionevole, Lucia salda l'importo, anticipando con gioia il volo della mattina successiva. Dopo aver ringraziato Alessandro per la sua disponibilità e professionalità, Lucia si incammina verso la piazza centrale di Varenna, dominata dalla Chiesa di San Giorgio. Decide di visitare questo edificio sacro, un esempio magnifico di architettura romanica, che conserva al suo interno affreschi preziosi e un'atmosfera di pace e spiritualità. Dopo aver esplorato il centro, il commissario si avventura attraverso i vicoli stretti e ripidi che salgono verso la parte più alta del paese. Qui, l'atmosfera cambia, con strade silenziose bordate da case di pietra e piccoli giardini. La tranquillità di questi angoli sembra lontana anni luce dalla frenesia della vita moderna, offrendo a Lucia un momento di riflessione e connessione con il passato. La sua esplorazione la porta infine al Castello di Vezio, che si erge su un promontorio roccioso sovrastante il paese. Sebbene la salita sia impegnativa, la vista che si gode dalla sommità è incomparabile: un panorama a 360 gradi sul Lago di Como e sui paesi circostanti. Qui, tra le antiche mura del castello, Lucia si sente come se potesse toccare con mano la storia, immaginando le vite di coloro che secoli fa abitavano questo luogo. La giornata trascorsa a Varenna, tra storia, natura e adesso l'emozionante prospettiva del volo in idrovolante, ha arricchito l'esperienza di Lucia sul Lago di Como, offrendole non solo un momento di distrazione dalle indagini, ma anche nuovi spunti di riflessione su quanto il paesaggio e la storia del luogo possano essere intrinsecamente collegati al caso che sta seguendo. Mentre la corriera si avvia verso Corenno Plinio, serpeggiando lungo le strade che costeggiano il lago, Lucia si lascia cullare dai pensieri e dalle immagini della giornata, anticipando con un misto di eccitazione e curiosità il sorvolo del castello che potrebbe rivelare nuovi dettagli cruciali per la sua indagine.
SCOPRI DI PIU'Una guida pratica alla produzione e alla valorizzazione del bio-metanodi Marco ArezioLa gestione inadeguata dei rifiuti pericolosi provenienti dalle attività industriali, quando si mescolano con i rifiuti domestici, comporta seri rischi per la salute umana e solleva significative preoccupazioni ambientali. Una delle maggiori fonti di preoccupazione è data dai gas emessi durante la decomposizione dei rifiuti, i quali contribuiscono all'aumento dei livelli di gas serra nell'atmosfera. Tale situazione ha effetti diretti sui costi e sulla disponibilità di derivati petroliferi, essenziali per settori come l'industria, l'agricoltura e il riscaldamento domestico, con un impatto particolarmente acuto sui prezzi, che stanno crescendo in modo esponenziale. Questo fenomeno rende sempre più arduo per un vasto numero di persone, specialmente nei paesi in via di sviluppo come la Nigeria, elevarsi oltre il livello di sussistenza. Di fronte a queste sfide, l'interesse verso le alternative rinnovabili e sostenibili ai combustibili fossili è in netto aumento, spinto anche dalla crescente consapevolezza dei problemi legati al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. Questa ricerca si è concentrata sulla produzione e conversione di biogas in biomethano a partire dai rifiuti solidi urbani (MSW) nello Stato di Kaduna, in Nigeria, esplorando soluzioni praticabili per affrontare queste criticità.
SCOPRI DI PIU'Ford e McDonald’s hanno creato una collaborazione ispirata all’economia circolaredi Marco ArezioLe due società attive nel settore della mobilità e della ristorazione hanno coinvolto la ditta Competitive Green Technology per realizzare un compound che potesse utilizzare alcuni scarti del del caffè, uniti al polipropilene, per produrre ricambi per auto. Lo scopo era studiare una ricetta che rendesse alcune parti delle auto più leggere e più robuste rispetto alle ricette tradizionali. Lo scarto, per evitare che si bruci, viene trattato in un ambiente a basso contenuto di ossigeno e poi mischiato con il polipropilene per la formazione dei granuli, che risulteranno più leggeri del polipropilene tradizionale e avranno bisogno di minor energia per lo stampaggio. Secondo il leader tecnico del team di ricerca dei nuovi materiali Ford, il Sig. Mielewski, lo scarto proveniente dalla torrefazione del caffè viene usato in sostituzione del talco che normalmente compone i compounds di polipropilene, apportando una riduzione di peso intorno al 20% e una buona resistenza alle alte temperature. Le prime applicazioni sono state fatte nella produzione di alloggiamenti per i fari, a seguito di prove nelle quali si è notata una maggiore resistenza alle temperature rispetto al pezzo fatto con il nuovo compound al tradizionale. Infatti, l’alloggiamento dei fari è una zona dove si crea molto calore e le proprietà tecnica del nuovo materiale è sembrata subito azzeccata a questo lavoro. Questi nuovi ambiti per i fari saranno costruiti dal fornitore Varroc Lighting Systems e saranno posizionati sulla berlina Lincon Continental a seguito delle nuove modifiche previste nel 2020. Secondo il team Ford, l’alloggiamento per i fari è solo l’inizio della produzione di articoli per la componentistica delle auto fatte con questa ricetta Green e con altre allo studio, come è successo per la schiuma di soia usata nei sedili della Mustang e che oggi si trovano in molte altre macchine dell’azienda. La ricerca e lo sviluppo di ricette che siano compatibili con la circolarità dei componenti impiegati, hanno lo scopo di utilizzare i pezzi prodotti in alcune vetture della gamma Ford e Lincon, con particolare attenzione a quegli elementi dove, all’interno dell’auto, vengono sviluppate alte temperature. Parliamo di involucri per batterie, sotto cofani e coperture per il motore. Ovviamente la fragranza del caffè, sui componenti da installare, viene tolta nella fase di produzione del compound per evitare che la vostra macchina abbia il profumo di una tazza di caffè appena versato.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - demolizioni - ricambi autoVedi maggiori informazioni sul riciclo
SCOPRI DI PIU'A partire dal 1937 con l’invenzione della fibra di vetro, si sono sviluppate nuove ed ardite soluzioni polimeriche di notevole interesse tecnico-commercialidi Marco ArezioL’evoluzione delle materie plastiche nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale, ha portato il settore ad una continua innovazione scientifica in competizione con sé stessa. La scoperta di nuovi legami polimerici e di nuove applicazioni commerciali, ha rivoluzionato il campo industriale facendo nascere nuovi prodotti, sostituendone altri fatti in materiali tradizionali e migliorando il rapporto qualità prezzo dei manufatti. Oltre a scoprire nuovi polimeri, si sono scoperte soluzioni tecniche che hanno portato ad un’esaltazione delle performances del polimero base, riuscendo a creare nuovi campi applicativi fino ad allora sconosciuti. Infatti, la capacità di resistenza che si è raggiunta, attraverso i polimeri e i compositi a matrice polimerica, è risultata, fino a pochi anni fa, impensabile. In particolare, il settore delle Fibre HP, progettate per fornire prestazioni che le fibre tessili tradizionali non erano in grado di raggiungere, soprattutto per quel che riguarda le capacità meccaniche, termiche e chimiche, hanno creato una vera rivoluzione tecnologica. Materiali che, oltre ad essere in grado di soddisfare requisiti particolari, devono mostrare una buona attitudine ad essere inseriti nei cicli tessili, anche se modificati. Nate circa 30 anni fa sulla spinta di alcuni settori strategici – soprattutto militare e aeronautico - sono oggi sfruttati nei campi più diversi, da quello ambientale al comparto dell’abbigliamento protettivo: • geotessili per il contenimento dei terreni in grado di contrastare fortissime pressioni • tessuti per la protezione balistica capaci di ammortizzare l’energia dei proiettili • filati per indumenti protettivi resistenti all’energia generata da un fulmine • rinforzi tessili da usare nei materiali compositi per impieghi strutturali nel campo dell’edilizia. La prima fibra ad elevate prestazioni sia tensili che termiche è stata la fibra di vetro (1937) prodotta da Owens e Corning Glass, costituita prevalentemente di silice, ossido di calcio, ossido di alluminio, ossido di boro. Appartenente alla famiglia delle fibre inorganiche, ha avuto una crescita annua del 15-25% fino agli anni ’60 - ‘70, quando sono comparse sul mercato le fibre di carbonio e le fibre aramidiche, anche se a tutt’oggi la fibra di vetro detiene, come fibra di rinforzo, il primo posto in termini di volumi impiegati. Le fibre di carbonio, scoperte nel 1879 da Edison, sono state commercializzate solo dal 1960, secondo un procedimento messo a punto da William Watt per la Royal Aircraft in UK. Ma la vera rivoluzione nel mondo delle fibre ad alte prestazioni è cominciata con la comparsa sul mercato (1965) delle fibre aramidiche sviluppate dalla DuPont, inizialmente come meta-aramidiche (Nomex), fibre con un'elevatissima temperatura di fusione e di decomposizione (600°- 800°C) e ottime caratteristiche di isolamento elettrico. Queste proprietà le rendono particolarmente adatte alla produzione di tessuti o feltri con i quali realizzare indumenti protettivi (la maggior parte delle tute dei piloti di Formula 1 sono realizzate in Nomex, proprio per le sue proprietà ignifughe, così come quelle degli operatori delle piattaforme petrolifere) e per la filtrazione di gas caldi. Sotto forma di carta o cartone, sono utilizzate per isolamento elettrico e, conformate a nido d'ape, per la realizzazione di materiali compositi. Pochi anni più tardi (1972) sempre la DuPont introdusse sul mercato le fibre pararamidiche (Kevlar) aprendo così la nuova era dei filati ad elevate prestazioni tensionali e termiche: • ottima resistenza meccanica • rigidità • elevato assorbimento delle radiazioni • resistenza all’urto • al calore • alla fiamma. Con i compositi rinforzati con fibra di Kevlar, cinque volte più resistenti dell’acciaio a parità di peso, sono stati realizzati gli airbag che hanno consentito l’atterraggio delle sonde su Marte e il paracadute della sonda Galileo, spedita su Giove. Una copertura realizzata con compositi rinforzati con Kevlar riveste le pareti della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita intorno alla terra, per proteggerle dai danni provocati dalle micro meteoriti. La fibra di Kevlar – commercializzata in forma di filamento, fiocco e polpa, sostituisce l’amianto nel rivestimento delle frizioni e dei freni in tutte le automobili provenienti dalle linee di produzione europee. Accanto alle fibre aramidiche sono comparse sul mercato le fibre di poliestere aromatiche, quelle prodotte con polimeri eterociclici aromatici, o realizzate con l’impiego di molecole flessibili (come il polietilene ad alto peso molecolare), per la produzione di fibre con elevato orientamento molecolare lungo il loro asse, usando un processo di filatura nuovo, denominato gel spinning. Nella realizzazione di prodotti industriali dove la resistenza deve abbinarsi alla leggerezza e alla flessibilità, le fibre tessili HP sono una valida soluzione, quello che a tutt’oggi frena un loro impiego più estensivo è l’alto costo, conseguenza soprattutto di alcuni problemi tecnici legati alla loro lavorabilità. Generalmente maggiori sono le prestazioni del materiale, tanto più elevate sono le difficoltà legate alla sua trasformazione. Ciò risulta più evidente per le fibre ad altissima resistenza meccanica, infatti per conferire loro questa prestazione la metodologia di produzione normalmente seguita è quella di sottoporre il materiale, dopo la filiera, a stiri assai elevati. Con questa tecnica si ottiene l’alta tenacità desiderata ma a spese degli allungamenti, di conseguenza le fibre hanno una scarsa deformabilità e risultano rigide, ciò comporta difficoltà di filatura. Viceversa un eccezionale aumento dell’allungamento, dunque dell’elasticità, si ottiene a scapito della tenacità e della capacità di assorbimento dell’umidità, così come un’elevata resistenza agli agenti chimici rende l’assorbimento dell’umidità quasi nullo e crea difficoltà alla tingibilità delle fibre.Categoria: notizie - tecnica - plastica - fibre di rinforzo polimeriche Fonti Cecilia Cecchini
SCOPRI DI PIU'La scatola di cartone ondulato riciclato è un imballo che è sottoposto a molti tests prima di arrivare fino a noi. Vediamolidi Marco ArezioNel packaging moderno le scatole in cartone riciclato hanno preso uno spazio nel mercato molto importante, sono economiche, protettive, sostenibili, facili da produrre, stampabili e riutilizzabili. Inoltre, considerando che per ogni 100 kg. di materia prima utilizzata per fabbricare il cartone ondulato più del 50% è composto da materiale riciclato, l’approvvigionamento delle materie prime è meno complicato che in altri settori. L’utilizzo di una quota così elevata di cartone riciclato è reso possibile anche dal progresso degli impianti di lavorazione del macero, che permettono di recuperare e selezionare una percentuale elevata di fibre, eliminare i contaminanti ed effettuare trattamenti per ottenere prestazioni di qualità. Ma per produrre una scatola in cartone ondulato di qualità dobbiamo risalire la filiera, controllando la carta utilizzata ed effettuare delle prove di laboratorio, che ci indichino le caratteristiche fisiche per il prodotto che utilizziamo come imballo. Tra le prove principali troviamo: • Grammatura • Resistenza alla compressione • Resistenza allo scoppio • Resistenza alla compressione in piano • Assorbimento dell’acqua Cobb • Permeabilità all’aria • Resistenza alla delaminazione • Resistenza alla trazione • Rigidità a trazione Non tutti i tests saranno effettuati in modo uniforme su tutte le tipologie di cartoni ondulati, ma si utilizzeranno alcuni sistemi di controllo in base alla tipologia di imballo e a cosa conterranno. Per quanto riguarda le scatole di cartone ondulato, destinate all’immagazzinamento della merce, un test molto importante riguarda la resistenza a compressione verticale, che esprime la portanza degli imballi accatastati. La prova viene eseguita secondo metodo Fefco n° 50, che consente di mettere in relazione il progetto della scatola in cartone ondulato in funzione dell’accatastamento, ovvero del peso del contenuto, dell’altezza di accatastamento e di un fattore di sicurezza (Ct). La prova di resistenza alla compressione sul cartone ondulato si esegue con le onde orientate perpendicolarmente al piano delle piastre e si applica a tutti i tipi di cartone ondulato. Dovendo utilizzare le scatole per la logistica è inoltre importante verificare la prova della contenibilità degli oggetti, la resistenza alle vibrazioni e alle cadute. Queste prove sono propedeutiche per capire la resistenza della scatola alle sollecitazioni e agli eventuali urti imposti durante il trasporto e quale grado di protezione la stessa può dare ai prodotti contenuti. Inoltre, essendo le scatole composte da cartone ondulato igroscopico, è importante effettuare la prova di assorbimento dell’acqua Cobb, infatti, questo il metodo esprime, in g/m2, la quantità di acqua distillata assorbita da un provino di carta sottoposta a una pressione di colonna d’acqua di 1 cm in un determinato tempo. Come abbiamo capito anche le scatole di cartone ondulato, alle quali non diamo molta considerazione quando ci arriva un pacco, sono degli imballi pensati per proteggere nel migliore dei modi i nostri acquisti, al prezzo più contenuto possibile e, cosa non trascurabile, in modo ecologico e sostenibile. Categoria: notizie - carta - economia circolare - riciclo - rifiuti - packaging
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