VETRO E PLASTICA NON RICICLABILI: C’È UN’ALTERNATIVA ALLA DISCARICA?

Economia circolare
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Sommario

- I rifiuti dei rifiuti di plastica e vetro

- Scarto del vetro nei bitumi green

- Perchè inserire gli scarti riciclati nei bitumi


Vetro e Plastica non Riciclabili: c’è un’Alternativa alla Discarica?


di Marco Arezio

Per quanto possiamo essere virtuosi nella raccolta differenziata del vetro e della plastica, oltre che per gli altri materiali riciclabili, ci sono delle frazioni importanti, in termini quantitativi, che non possono essere riciclate con gli impianti di trattamento dei rifiuti meccanici.

In attesa che la tecnologia del riciclo chimico diventi diffusa ed economica il genio umano si sta dando da fare per trovare una strada diversa ai rifiuti di vetro e di plastica, misti a volte a carta e organico, che non possono essere avviati agli impianti di riciclo.

La causa di questi rifiuti dei rifiuti può dipendere da una selezione domestica non corretta o dagli imballi composti con materiali non compatibili con il riciclo, per cui una frazione di vetro e di plastica, durante la raccolta, viene scartata per essere avviata alla discarica o, per la plastica, all’incenerimento.

Sembrano piccoli numeri ma se consideriamo che, per motivi vari, la percentuale di rifiuti riciclati nel mondo non supera il 10% di quelli prodotti, ci rendiamo conto di quanto possa essere importante ed imminente trovare soluzioni alternative.

Un impianto di produzione di conglomerato bituminoso Australiano, oltre alle ricette di bitumi “green” che contemplavano già l’uso di plastica di scarto non riciclabile, ha trovato una soluzione per utilizzare lo scarto del vetro che andrebbe in discarica.

L’obbiettivo dell’impianto è utilizzare, a parziale sostituzione della sabbia dei composti bituminosi, la polvere di vetro per creare ricette che abbiamo delle caratteristiche tecniche elevate in un’ottica di sostenibilità ambientale.

La produzione utilizza circa 4 milioni di confezioni di vetro di scarto al giorno, producendo 800 tonnellate di sabbia con alte proprietà tecniche evitando lo sversamento in discarica di materiali preziosi.

L’impianto di produzione non è in grado solo di riciclare la plastica e il vetro che andrebbero interrate, ma riceve anche lo scarto dell’asfalto esausto che viene fresato e asportato dalle strade, successivamente riciclato in azienda e riformulato con altri materiali di scaro, producendo circa 500.000 tonnellate di asfalto verde ogni anno.

Se consideriamo il processo di escavazione della sabbia dalle cave o dai letti dei fiumi per la produzione di asfalti stradali, ci rendiamo conto di quante risorse naturali, carburanti per il trasporto (con una elevata quantità di CO2 emessa) consumiamo ogni anno, che vanno ad incidere negativamente sul consumo della terra e l’aumento dell’impronta carbonica.

L’attenzione all’economia circolare da parte degli enti preposti ad assegnare gli appalti per l’asfaltatura delle strade, richiede sempre più miscele bituminose per l’asfalto che contengano una quantità importante di rifiuti trattati, creando nello stesso tempo ricette non solo sostenibili ma anche con performace qualitative migliori.

Categoria: notizie - plastica - economia circolare - rifiuti - vetro

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