Il Caso della Formula del Polipropilene Perduta a Milano. Capitolo 3: Labirinti del Passatodi Marco ArezioMentre il sole iniziava a declinare, tingendo di oro le facciate degli antichi edifici di Milano, il commissario Lucia Marini e l'ispettore Carlo Conti proseguivano nelle loro indagini, avvolti in una conversazione che andava oltre il caso presente. "Non riesco a smettere di pensare a ciò che Marta ha detto," rifletté Conti, il suo passo rallentato dalla riflessione. "Sul fatto che la scienza, o qualsiasi ambito di successo, sia così intriso di ego e ambizioni da poter distruggere le relazioni più solide." Marini, con lo sguardo fisso sulla strada davanti a loro, annuì pensierosa. "È una lezione amara, Carlo. Ma forse ci insegna che il successo, quando costruito a discapito degli altri, perde di significato. Dobbiamo ricordarci di guardare le persone che abbiamo accanto, apprezzarle per ciò che sono, non solo per ciò che possono fare per noi." Il dialogo fu interrotto arrivando alla prossima tappa delle loro indagini: l'abitazione di un altro ex collega di Ferrari, noto per le sue teorie rivoluzionarie ma anche per il suo carattere solitario e asociale. La figura centrale delle sue indagini è Enrico Sartori, un ricercatore di talento ma dalla reputazione ambigua, noto per la sua profonda conoscenza in campo chimico e per le sue teorie innovative sullo sviluppo di materiali sostenibili. Tuttavia, dietro la facciata dell'accademico di successo, si celano segreti e ambizioni oscure. Enrico Sartori, la figura al centro dell'intricata vicenda del furto della formula, si presenta come un personaggio complesso, il cui percorso professionale e personale si intreccia strettamente con le sue ambizioni, spesso al limite dell'etica. Sartori, brillante ricercatore nel campo della chimica dei polimeri, aveva costruito la sua reputazione su anni di studi e ricerche innovative, diventando uno dei pilastri di MilanTech Industries negli anni '50, un'epoca di fervente attività scientifica e industriale. Sartori era noto per il suo acume intellettuale e la sua dedizione alla scienza, qualità che lo avevano portato a scoperte significative nel suo campo. Tuttavia, dietro la facciata del ricercatore modello, si celava un uomo guidato da un profondo desiderio di riconoscimento e successo personale. Questa brama lo aveva portato a esplorare sempre più i limiti etici della sua professione, fino a considerare il furto della formula come una scorciatoia per ottenere la fama e la fortuna che riteneva di meritare. Sartori era mosso da un complesso intreccio di motivazioni. La competizione nel campo scientifico, particolarmente accesa negli anni '50 con la corsa alle innovazioni tecnologiche, esacerbava il suo senso di urgenza nel lasciare un segno indelebile nella storia della chimica. Questa pressione, unita a un senso di inadeguatezza personale e alla paura di essere dimenticato, lo aveva indotto a considerare azioni che mai avrebbe pensato di compiere nei primi anni della sua carriera. Il furto della formula non era solo un atto di ribellione contro un sistema che Sartori percepiva come ingiusto; era anche mossa calcolata per garantirsi indipendenza economica e prestigio. La formula in questione prometteva di rivoluzionare il settore delle materie plastiche, offrendo potenzialità commerciali immense. Avere il controllo esclusivo di tale innovazione avrebbe significato non solo riconoscimenti accademici ma anche guadagni finanziari straordinari, con la possibilità di negoziare contratti e partnership con le maggiori industrie a livello mondiale. Nonostante le sue azioni discutibili, Sartori non era privo di conflitti interiori. La sua lotta interna tra l'ambizione e la moralità rifletteva la tensione tra il desiderio di successo a ogni costo e il rimorso per aver tradito i principi etici della sua professione. Questa dualità rendeva Sartori un personaggio tragicamente umano, incapace di resistere alle seduzioni del successo rapido ma consapevole del prezzo da pagare. La Marini inizia a tessere la rete delle sue indagini esaminando le registrazioni delle telecamere di sicurezza e intervistando colleghi e collaboratori di Sartori. Le testimonianze raccolte rivelano un uomo isolato, spesso presente nel suo laboratorio in orari insoliti, e recentemente coinvolto in accesi dibattiti riguardanti la direzione e il finanziamento del suo progetto di ricerca. Questi elementi accrescono i sospetti del commissario, che decide di approfondire. Uno dei ricercatori conferma l'isolamento crescente di Sartori, mentre un altro sottolinea le sue frequenti discussioni cariche di tensione sul futuro del progetto. Un terzo ricercatore aggiunge che Sartori era diventato sempre più segreto, spesso allontanandosi per rispondere a chiamate sospette. Bussando alla porta, furono accolti da un uomo di mezza età, i capelli disordinati e gli occhi vivaci dietro a spesse lenti. "Ah, la polizia," esclamò con un misto di sorpresa e irritazione. "Immagino che siate qui per parlare di Ferrari e della sua preziosa formula." Marini prese la parola, con la sua solita calma autorevole. "Sì, siamo interessati a sapere se avete notato qualcosa di insolito nei giorni precedenti il furto, o se avete avuto contatti con Ferrari o qualcuno dei suoi collaboratori." L'uomo li fissò per un lungo momento prima di rispondere. "Ferrari... Non parlo con lui da anni. Diciamo che le nostre visioni scientifiche non erano... compatibili. Ma devo ammettere, la notizia del furto mi ha sorpreso. Nonostante tutto, non glielo avrei mai augurato." Conti, cercando di approfondire, chiese: "Avete idea di chi possa avere avuto interesse a rubare la formula?" Con un sospiro, l'uomo rispose: "In questo campo, purtroppo, le invidie e le gelosie sono all'ordine del giorno. Potrei elencarvi almeno una dozzina di persone che, per un motivo o per l'altro, potrebbero voler vedere Ferrari fallire. Ma agire su questi sentimenti? È un altro discorso." Ringraziandolo per il suo tempo, Marini e Conti si allontanarono, riflettendo sulle parole dell'uomo. "Vedi, Carlo?" disse Marini, "Ogni persona che incontriamo ci offre una prospettiva diversa, un pezzo in più del puzzle. E sta a noi mettere insieme questi pezzi." Conti annuì, la mente già al lavoro. "E a volte," aggiunse, "sono i pezzi che sembrano non avere senso quelli che ci portano alla soluzione." Riprendendo il loro cammino tra le vie di Milano, il dialogo tra i due si fece più leggero, ma le loro menti erano tutt'altro che tranquille. Ogni incontro, ogni conversazione, li avvicinava alla verità, ma allo stesso tempo rendeva il mistero ancora più denso. Mentre il crepuscolo avvolgeva la città in una luce soffusa, Marini e Conti sapevano che le ombre del passato avrebbero presto ceduto il posto alla chiarezza della verità. E, in quel momento, sarebbero stati pronti ad affrontare qualsiasi conseguenza, armati della loro intelligenza, del loro coraggio e della loro inesauribile ricerca della giustizia. Dopo tormentate ore di riflessione, il commissario Lucia Marini prende la difficile decisione di arrestare Enrico Sartori sulla base di prove circostanziali e testimonianze che lo collegano direttamente al furto della formula del polipropilene. Diverse testimonianze oculari hanno visto Sartori aggirarsi nei pressi del laboratorio la sera prima del furto. Sebbene nessuno testimone possa confermare che Sartori abbia effettivamente commesso il furto, la sua presenza sospetta in un momento così critico diventa un indizio importante. Nel corso delle perquisizioni, gli investigatori trovano nella residenza di Sartori diverse note e appunti dettagliati sulla formula del polipropilene. Questi documenti includono calcoli e annotazioni che suggeriscono una conoscenza approfondita del progetto, al di là di quanto sarebbe stato necessario per il suo ruolo ufficiale. Sartori aveva fornito un alibi per la notte del furto, affermando di aver visitato un amico in un paese vicino. Tuttavia, l'indagine ha rivelato che l'amico in questione non conferma la storia, mettendo in dubbio la veridicità dell'alibi di Sartori. Il comportamento di Sartori nei giorni seguenti il furto ha destato sospetti. Il suo nervosismo e le risposte evasive durante gli interrogatori hanno aumentato i dubbi sul suo coinvolgimento.
SCOPRI DI PIU'Anche l’edilizia punta sull’economia circolare. Pareti e pavimenti isolati con pneumatici riciclatidi Marco ArezioL’isolamento acustico, insieme a quello termico, sono due pilasti fondamentali nella metodologia edilizia moderna, dopo decenni di compensazioni termiche (caldo e freddo) nelle nostre case, attraverso lo spreco di molta energia, con la generazione di inquinamento e dopo l’impossibilità di raggiungere una privacy acustica confortevole, si sono finalmente realizzati presidi corretti in linea con l’economia circolare. Le tecnologie costruttive a nostra disposizione, coniugate con lo studio di modelli progettuali collaudati e da normative precise, ci ha posto nelle condizioni di poter abitare in case che hanno un confort termico elevato, proteggendoci dal caldo estivo e dai rigori dell’inverno e consumando la minor quantità di energia possibile. Inoltre il perfezionamento dello studio sull’acustica, ci ha permesso di vivere in città all’interno di abitazioni in cui il potere di attenuare o cancellare il rumore esterno, veicolare o aereo, sia significativo per un confort elevato all’interno delle nostre vite. Si può sottolineare come la progettazione e l’utilizzo di barriere fono assorbenti o fono isolanti tra unità abitative all’interno dei condomini, abbia creato una privacy acustica che migliora la vivibilità comunitaria. Oggi, si è fatto un’ulteriore passo avanti, attraverso la progettazione e l’istallazione di isolanti acustici che sposino le indicazioni dell’economia circolare, impiegando quindi prodotti che provengono dal riciclo di materiali a fine vita. E’ il caso degli pneumatici riciclati, che vengono trasformati in materia prima da impiegare nella produzione di materassini, granulati e altri prodotti utilizzabili nel campo edile, per migliorare l’isolamento acustico delle case. Come già descritto in un articolo precedente, gli pneumatici vengono raccolti e sottoposti al riciclo scegliendo tra tre tipologie di intervento differenti: Triturazione Meccanica Il processo prevede la triturazione grossolana degli pneumatici con pezzature intorno a 70 o 100 mm. per lato, passando poi attraverso il processo di asportazioni delle parti metalliche, la granulazione, con un’ulteriore pulizia e il processo finale di micronizzazione in cui il prodotto risulterà, pulito e diviso in differenti granulometrie. Processo Criogenico Il processo prevede una prima fase di triturazione grossolana degli pneumatici con relativa asportazione delle parti metalliche. Successivamente il macinato viene sottoposto ad un raffreddamento con azoto liquido, in modo da ricreare una struttura cristallina e fragile che permette facilmente una nuova triturazione fine. Il materiale di risulta viene poi trattato attraverso il processo di polverizzazione con mulini a martelli o dischi. Processo Elettrotermico Il processo prevede la prima riduzione meccanica dimensionale del prodotto per poi essere inseriti in forni verticali ad induzione magnetica. In questi forni avviene il distaccamento delle parti metalliche dalla gomma sotto l’effetto di una temperatura di circa 700 gradi. Alla fine di questa operazione, la parte di gomma viene raccolta ed avviata alla de-vulcanizzazione che consiste nel riportare, l’elemento recuperato, ad una forma chimica simile all’elastomero originale, attraverso processi termochimici in autoclavi. Tra le tre tipologie di riciclo, la triturazione meccanica è quella largamente più usata per la creazione di una materia prima idonea alla produzione dei manufatti per l’isolamento acustico. La scelta tecnica nell’uso di un materassino fono isolante, composto da gomma riciclata, comporta molti vantaggi, intrinsechi nelle sue proprietà: Elevata elasticità Buona resistenza agli urti Resistenza alla muffa Resistenza alle temperature Resistenza all’umidità Resistenza ai raggi U.V. Resistenza agli acidi Mantenimento delle prestazioni nel tempo La materia prima riciclata, in base alla granulometria scelta, viene normalmente miscelata con resine poliuretaniche e, successivamente, estruse in diversi spessori e densità a seconda della tipologia di intervento da eseguire. Le superfici dei rotoli o delle lastre possono presentare facce lisce, ruvide o goffrate in base al tipo di fono assorbenza o fono impedenza richiesta. I più comuni prodotti di isolamento composti con la gomma riciclata sono: Rotoli o lastre per l’isolamento da calpestio tra i solai, da inglobare nei massetti dei pavimenti. Rotoli o lastre da inserire nelle pareti divisorie come mono o multistrato. Impasti in granuli adatti alla copertura e l’isolamento di elementi di difficile copertura con i materiali preformati. Fasce antivibranti per smorzare i fenomeni di vibrazione dei macchinari in movimento o di impianti idraulici. I prodotti isolanti in gomma riciclata sono elementi estremamente malleabili in base alla tipologia costruttiva richiesta, quindi non sono solo impiegabili nelle abitazioni nuove, ma sono facilmente utilizzabili anche in fase di ristrutturazione. Infatti, si sposano perfettamente anche con le lastre in cartongesso per interventi non invasivi di separazione acustica. Come altri prodotti sul mercato, il grado di fono assorbenza o fono impedenza, viene calcolato all’interno del pacchetto costruttivo realizzato, infatti, il potere isolante non si calcola sul singolo elemento ma sulla somma delle prestazioni, in caso di una parete, degli intonaci, degli elementi portanti, dell’eventuale intercapedine e dell’elemento isolante. Così vale anche per il valore di isolamento da calpestio in cui le prestazioni acustiche vengono calcolate considerando la struttura portante del solaio, del massetto, dell’elemento isolante e del pavimento finale. Dal punto di vista economico, i prodotti acustici realizzati in gomma riciclata sono generalmente più costosi, per esempio, rispetto ai materassini in polietilene espanso, ma in un’ottica di economia circolare si dovrebbe sempre preferire, nei capitolati costruttivi, elementi che derivano dal riciclo dei rifiuti, considerando inoltre che i prodotti in gomma riciclata, rispetto ad altri prodotti in commercio, mantengono inalterate nel tempo le loro caratteristiche senza un decadimento prestazionale.Categoria: notizie - tecnica - pneumatici - riciclo - isolamento acustico - edilizia
SCOPRI DI PIU'Il tarlo del dubbio di sbagliare si potrebbe insinuare in ogni decisione assuntaRiflettere ponderatamente su ogni cosa prima di metterla in opera, ma quando si è fatto e si attendono gli esiti, non angustiarsi rimuginando sui possibili pericoli, ma sbarazzarsi completamente della cosa, tenendo chiuso il cassetto dei pensieri che la riguardano e tranquillizzarsi con la convinzione che a suo tempo, tutto è stato soppesato a dovere. Se nondimeno sopraggiunge un esito negativo, ciò accade perché tutte le cose sono soggette al caso e all’errore. Arthur Schopenhauer Categoria: Slow life - vita lenta - felicità
SCOPRI DI PIU'Il Prezzo Record di un Container dall’Asia all’EuropaSe vogliamo essere precisi, il record di costo di un CNT da 40 piedi tra Shangai e Rotterdam ha toccato esattamente i 10.174 USD nel mese di Maggio, dimostrando tutte le problematiche che il commercio internazionale sta vivendo attualmente.Questo significa un ulteriore aumento del 3,1 % rispetto alla scorsa settimana, ma di ben +485% rispetto all’anno scorso. Ma come mai non si riesce a frenare questa corsa dei prezzi? I motivi che hanno fatto scaturire la corsa dei prezzi dei containers fino a pochi mesi fa, si possono riassumere, come ampiamente descritto in un articolo precedente, nella dinamica del Covid, nello stop alle produzioni in tutto il mondo, nella situazione climatica eccezionale negli stati uniti, in una ripartenza improvvisa dell’economia e nella necessità di ricostituire le scorte minime nei magazzini. Inoltre, nel mese di Marzo, si è verificata una congestione nel canale di Suez, a causa dell’incagliamento di una nave, con il conseguente ingolfamento delle navi porta container che stazionano ai porti per lo scarico. La somma tra domanda di merci elevata e i ritardi delle movimentazioni delle merci nei porti, ha creato una insufficiente quantità di containers disponibili, creando un ulteriore aumento dei prezzi. I profitti delle compagnie di navigazione stanno volando tanto che, secondo il gruppo industriale BIMCO, nei primi 5 mesi del 2021 si sono registrati aumenti degli ordinativi per la costruzione di nuove navi porta containers.Categoria: notizie - plastica - economia circolare - logistica Maggiori informazioni sulla logistica internazionaleLa storia del canale di Suez
SCOPRI DI PIU'In azienda, in famiglia e nella vita sociale la figura della donna è vista con sfaccettature diverse, ad uso di chi le guardaIn un mondo maschilista, ancora oggi, per quanto si facciano pubbliche negazioni sulla condizione di disparità tra l'uomo e la donna, si tende a considerarla un figura fragile, se non debole, pavida e sottomessa.Considerata necessaria per la vita dell'uomo ma senza ruoli ufficialmente di prestigio, tenuta in considerazione quanto basta per delimitarne il cammino, imprimere l'influenza su di essa attraverso il bisogno, il denaro e i figli.La si fa parlare e partecipare alla vita sociale, nelle nazioni occidentali, ma quanto basta, non troppo e si lavora per caricarla di impegni, che generano sensi di colpa se non può eseguirli, un'arma psicologica silenziosa che non lascia segni.Ma la donna è altro, anche gli uomini non riescono a comprenderne la sua natura, se non quella che fa comodo a loro, nonostante la dominino, non capiscono che potrebbero essere loro, in futuro, i domati.Vorrei ricordare le parole di Gandhi sulle donne:Se soltanto le donne si dimenticassero di appartenere al sesso debole,non ho dubbio che potrebbero opporsi alla guerrainfinitamente meglio degli uomini.Dite voi cosa farebbero i vostri grandi generali e soldati, se le loro mogli, figlie,e madri si rifiutassero di approvare la loro partecipazione o tipo di militarismo.Se per forza si intende la forza morale, allora la donna è infinitamente superiore all'uomo.Non ha maggiore intuizione, maggiore abnegazione, maggiore forza di sopportazione, maggiore coraggio?Senza di lei l'uomo non potrebbe essere.Se la non violenza è la legge della nostra esistenza, il futuro è con la donna.Chi può fare appello al cuore più efficacemente di una donna?
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